Lucca

Elezioni Comune di Porcari: intervista ai due candidati sindaco

A Porcari la sfida è all’antica. Verrebbe da dire così. Solo due candidati sindaco. A contendersi, il prossimo 11 giugno, la poltrona di prima cittadino saranno: Riccardo Giannoni con la Lista “La Porcari che vogliamo” (centrodestra) e Leonardo Fornaciari con la Lista “Viviamo Porcari” (centrosinistra). Abbiamo posto loro le stesse domande, qui di seguito le loro risposte.

Centrodestra: risponde il candidato sindaco Riccardo Giannoni

Una volta che risulterà eletto Sindaco, che cosa farà a Porcari per promuovere nuove occasioni di lavoro per i giovani e per tutti coloro che, non più giovani, lo hanno perduto a causa della crisi economica?«Apriremo uno sportello allo scopo di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro presenti sul nostro territorio. Per tutti coloro che sono difficilmente ricollocabili per età anagrafica o quant’altro abbiamo ipotizzato l’apertura o l’individuazione di una cooperativa sociale che si occupi di reimpiegarli. Una comunità realmente solidale e coesa è una comunità che sa impegnarsi concretamente per garantire all’individuo la dignità del lavoro, non limitandosi ad un sostegno passivo a chi si trova in situazioni di difficoltà».Quali sono i progetti per il volontariato e per le associazioni presenti sul suo territorio?«Porcari è una comunità dal cuore grande. Sul nostro territorio ci sono infatti davvero numerose associazioni di volontariato che svolgono una attività fondamentale. Garantire loro un sostegno costante è quindi assolutamente centrale nella nostra proposta di governo. Vorremmo poi creare, con la collaborazione delle stesse, una vera e propria rete a protezione della famiglia. Solo un lavoro di squadra tra amministrazione comunale ed associazioni può garantire infatti una risposta rapida, completa e risolutiva ai disagi che le stesse famiglie possono manifestare».Quali forme di partecipazioni intende promuovere per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte comuni e favorire un superamento della disaffezione nei confronti della politica?«Le persone, se ne hanno l’opportunità, partecipano volentieri alle scelte che riguardano la propria comunità. Lo abbiamo direttamente sperimentato in questi mesi con il nostro progetto de “La Porcari che vogliamo”. La disaffezione che si registra quindi è solo nei confronti della politica che non sa intercettare questo desiderio di partecipazione. Siamo convinti che sfruttando adeguatamente le tecnologie, che abbiamo attualmente a disposizione, sia possibile contribuire in modo importante a riavvicinare i cittadini alla vita amministrativa. Alcuni esempi: un sito internet dell’ente maggiormente interattivo, una applicazione per gli smartphone attraverso la quale poter segnalare disservizi nonchè ricevere informazioni ed avvisi dal Comune, ed infine un utilizzo attento ed intelligente dei social network».Che cosa pensa di fare per la trasparenza della pubblica amministrazione?«Agevolare la consultazione degli atti amministrativi, realizzare un bilancio dell’ente più facilmente leggibile da parte dei cittadini, riprendere in streaming tutte le sedute del consiglio comunale. Una trasparenza reale insomma e non meramente formale».Nell’anno 2019 si celebrerà il centenario dell’arrivo dei Padri Cavanis a Porcari che tanta importanza hanno avuto nell’educazione dei giovani e nella diffusione della cultura. Quali iniziative saranno intraprese in quell’occasione?«Andrà certamente realizzato un evento che celebri adeguatamente questa ricorrenza. I Padri Cavanis hanno svolto un ruolo centrale nella crescita della nostra comunità. Molti degli amministratori e degli imprenditori che hanno fatto la storia di Porcari sono passati da lì. Una delle priorità del nostro programma è la realizzazione di un centro sportivo polivalente nell’area esterna del Cavanis attualmente in stato di abbandono. Inaugurare il recupero completo di questa area in occasione di quella ricorrenza potrebbe essere il miglior regalo che facciamo alla nostra comunità e, ne siamo certi, ai Padri Cavanis».

Centrosinistra: risponde il candidato sindaco Leonardo Fornaciari

Una volta che risulterà eletto Sindaco, che cosa farà a Porcari per promuovere nuove occasioni di lavoro per i giovani e per tutti coloro che, non più giovani, lo hanno perduto a causa della crisi economica?«Come Assessore al Lavoro tengo a precisare che ad oggi il Comune di Porcari ha già in atto alcune forme incentivanti per le assunzioni che consistono in un contributo di 300 euro al mese per 12 mesi (3.600 euro) da erogare quale incentivo all’imprenditore che opera l’assunzione, e tale contributo è maggiorato del 10% (4.000 euro all’anno) nel caso di assunzione al femminile o di lavoratore over 45. In più esiste un contributo a fondo perduto per l’apertura di nuove imprese ed attività che ammonta a 3.000 euro che diventano 5.000 nel caso di apertura di attività nelle frazioni di Rughi e Padule. Questi strumenti hanno già dato dei risultati molto apprezzabili e sono stati graditi, ma non intendo certo accontentarmi. L’amministrazione Comunale si farà carico di organizzare dei periodici Job day ovvero giornate del lavoro, dove il Comune sarà il luogo di contatto e scambio tra le nostre imprese che cercano giovani qualificati e i nostri giovani in cerca di occupazione. Ricordo che a Porcari ci sono circa mille aziende, e queste giornate del lavoro saranno momenti fondamentali per i giovani che avranno la possibilità di presentarsi al mondo imprenditoriale». Quali sono i progetti per il volontariato e per le associazioni presenti sul suo territorio?«Porcari è un paese vivissimo dal punto di vista del Volontariato che viene espresso nelle forme più diverse e disparate. Le associazioni sono riunite in un organo che è la Consulta del Volontariato. Molte Associazioni sono da lungo tempo coinvolte in collaborazioni che svolgono con l’Amministrazione Comunale e penso ai settori ricreativo, sportivo, teatrale, musicale, culturale, sociale e della protezione civile. Di fronte a delle realtà associative molto solide e strutturate ne esistono anche altre più giovani e recenti, ma non per questo meno meritevoli che spesso hanno bisogno di spazi aggregativi non sempre facili da reperire. A questo proposito, ho intenzione di chiedere in comodato d’uso gratuito alle Ferrovie dello Stato l’immobile della stazione ferroviaria, in modo da poterlo recuperare e farlo “vivere” dalle associazioni che non hanno ancora una propria sede di riferimento e ritrovo».Quali forme di partecipazioni intende promuovere per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte comuni e favorire un superamento della disaffezione nei confronti della politica?«La crisi di credibilità della politica viene da lontano e non sarà né semplice né veloce riparare a tale situazione. Bisogna con forza riportare coloro che si occupano della cosa pubblica vicino ai cittadini. Io ho idea di coinvolgere diversi settori importanti della società nel processo decisionale. In particolar modo i giovani saranno coinvolti attraverso l’istituzione dell’Assessorato ai giovani e al futuro con il quale dovranno interagire in modo propositivo e vedranno realizzarsi le loro idee. Inoltre ho già lanciato l’idea che in caso di elezione a Sindaco rimarrò molto poco dentro al palazzo comunale e andrò io stesso nelle case e nelle aziende ad ascoltare i problemi delle famiglie e delle imprese, tutto ciò al fine di essere un sindaco tra la gente e per la gente e per avvicinare più possibile i cittadini alla cosa pubblica».Che cosa pensa di fare per la trasparenza della pubblica amministrazione?«Le normative di legge esistenti tutelano già da sole il concetto di trasparenza. Il nostro Comune è inoltre dotato di una Commissione Regolamenti e Trasparenza Amministrativa. Un passo innovativo sarà quello di trasmettere in diretta le sedute del Consiglio Comunale. Ma io credo che il vero problema sia dovuto anche al fatto che un procedimento trasparente e dalla procedura ineccepibile è talmente burocratizzato e condizionato da un tal numero di leggi che ne diventa difficile la comprensione al cittadino. Ecco, su questo versante si può fare qualcosa in più e credo che l’unica vera arma sia il coinvolgimento maggiore dei cittadini, che vanno messi nella condizione di capire più possibile le decisioni prese dall’amministrazione».Nell’anno 2019 si celebrerà il centenario dell’arrivo dei Padri Cavanis a Porcari che tanta importanza hanno avuto nell’educazione dei giovani e nella diffusione della cultura. Quali iniziative saranno intraprese in quell’occasione?«Il centenario dell’arrivo dei Padri Cavanis a Porcari sarà certamente una occasione di festa e festa grande. I Cavanis sono nel cuore dei Porcaresi, ma ricordo che moltissimi studenti della Piana di Lucca hanno studiato con profitto a Porcari e grazie alla formazione ricevuta al Cavanis hanno potuto costruirsi una vita professionalmente e umanamente soddisfacente. Mi piace ricordare che padre Enrico Franchin ha ricevuto il 21 Settembre 2007 la prima cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Porcari. Tale riconoscimento era rivolto all’uomo, al sacerdote, all’insegnante, ma anche ai Cavanis per l’opera meritoria svolta a Porcari. Credo che nell’anno 2018 bisognerà pianificare un ciclo di manifestazioni da realizzare nell’anno 2019 per celebrare degnamente tale ricorrenza e andranno coinvolti sia i Padri Cavanis, la Parrocchia di Porcari e soprattutto gli ex alunni, che ancora nutrono sana nostalgia e dolci ricordi per il periodo passato tra quelle mura. Non nascondo che in qualità di ex allievo dell’Istituto Cavanis sarei molto onorato di poter prendere parte ai festeggiamenti nella veste di sindaco di Porcari».