Lucca
Lucca: tante iniziative per ricordare don Aldo Mei fucilato dai nazisti nel ’44
Tutto non si limiterà dunque, come avveniva fino all’anno scorso, alla celebrazione il 4 agosto di una messa al cippo commemorativo vicino Porta Elisa, fuori le Mura di Lucca, luogo della fucilazione. È stato infatti approntato un calendario davvero ampio e fitto di iniziative, che inizieranno il 3 agosto per concludersi il 7.
Da sottolineare la scelta di proporre una piece teatrale che avrà luogo la sera del 4 agosto dalle 20.30, anniversario dell’uccisione di don Aldo Mei.
L’attore Marco Brinzi, lucchese doc, formatosi al Piccolo di Milano e ormai affermato sia in teatro come sul grande e piccolo schermo, impersonerà proprio don Aldo dando voce alle ultime parole scritte dal prete. Insieme a lui anche alcune comparse che reciteranno la parte di amici e dei genitori del prete condannato a morte.
Tutto si terrà partendo dalla Pia Casa, luogo della prigionia, fino al luogo dell’assassinio fuori Porta Elisa. Un’occasione davvero importante, anche per collocare nei luoghi che tutti conoscono, un fatto drammatico che ha caratterizzato la vita della Città e della Chiesa di Lucca. Tutti potranno infatti seguire la piece come in un ideale corteo che accompagnerà il ricordo fino al luogo del barbaro assassinio.
PROGRAMMA UFFICIALE DEGLI EVENTI IN OCCASIONE DEL 72° ANNIVERSARIO DALLA MORTE DI DON ALDO MEI:
Questo tentativo di rendere più ampia possibile la memoria di don Aldo Mei viene promosso in particolare da vari enti: Comune di Lucca, Comune di Capannori, Comune di Pescaglia, Provincia di Lucca, Unione dei Comuni Media Valle del Serchio, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e, ovviamente, dall’Arcidiocesi di Lucca. Collaborano anche: Scuola della Pace della Provincia di Lucca, Associazione Musicale Lucchese, Opera delle Mura, Parrocchia di Fiano, Parrocchia di Ruota, Civica Scuola di Musica di Capannori, Associazione Culturale La Ruota, Amici del Melograno.
Il prete che visse per amore
Don Aldo Mei, nato a Ruota il 3 marzo 1912, il 29 giugno 1935 fu ordinato presbitero dall’arcivescovo Antonio Torrini; il 3 agosto successivo fu nominato parroco di Fiano. Il 30 luglio 1944, dopo aver celebrato messa nella chiesa di Fiano, fu con altri rastrellato e rinchiuso nella Pia Casa a Lucca. Fu accusato di aver dato rifugio ad un ebreo e pertanto fu condannato a morte. Nella notte tra il 3 e il 4 agosto le SS dalla Pia Casa lo trasferirono fuori Porta Elisa, sotto le Mura Urbane, dove, dopo averlo costretto a scavarsi la fossa, lo crivellarono con 28 proiettili. Scrisse, prima di morire: «Muoio travolto dalla tenebrosa bufera dell’odio, io che non ho voluto vivere che per amore».