“Siamoindiversi” è un gruppo di volontari della Commissione Caritas per l’handicap che da ormai 35 anni, quando Teresa Todaro ideò quest’iniziativa con un gruppo parrocchiale, si occupa di intrattenere i ragazzi disabili trascorrendo delle ore in allegria e divertimento senza dimenticare l’aspetto didattico ed educativo.In particolare in estate prende corpo ogni anno il progetto “Castiglioncello” in cui circa 50 volontari ,dai 15 ai 35 anni, si danno il cambio dal lunedì al sabato per accompagnare questi ragazzi al mare a Castiglioncello, Rosignano e Vada.Come ogni anno il campeggio diurno “Castiglioncello” si è svolto nelle ultime tre settimane di luglio e terminerà il 3 di Agosto con una cena condivisa fra i volontari, complessivamente circa 50, i responsabili, i ragazzi e i loro genitori.Quando sono salito sull’autobus, venerdì scorso, mi ha subito pervaso un’atmosfera particolare, quasi magica, di amicizia; infatti, mi sono subito sentito accolto da questi ragazzi come mai prima d’ora era successo: un’orda di persone che si divertivano a presentarsi parlare chiacchierare cantare urlare senza pensieri e senza problemi, solo pensando ad un presente pieno di gioia. Proseguendo nel viaggio ho poi avuto modo di constatare come tutti qui siano raccolti in una enorme famiglia, in buona parte composta da volontari che non perdono occasione di socializzare con i nuovi arrivati come con i ragazzi, a cui devono sempre dare un occhio per la loro sicurezza e serenità.In prossimità del primo stabilimento che collabora con questo gruppo, alcune delle responsabili hanno spiegato come saremmo stati suddivisi, e poi è scesa dal pullman una prima parte di ragazzi, proseguendo sono scesi gli altri gruppi per un totale di 5 stabilimenti.Ma anche sulla spiaggia l’aspetto che mi ha immediatamente colpito è la fratellanza di tutti, fatta di “sfottò” e prese in giro, ma anche di rimproveri, perché in questo gruppo siamo DAVVERO tutti uguali. E così, dopo che il simpaticissimo Alessio ci ha letto l’oroscopo e l’inguaribile innamorato Luca ha fatto la corte alla sua nuova fidanzata, tutti a fare un bel tuffo insieme!In questo caso non posso fare a meno di osservare e apprezzare il grande lavoro svolto dai volontari impegnati ad accudire con la massima grazia e forza di volontà anche le persone più in difficoltà disponendole con grande sforzo su sedie a rotelle adeguate alla loro malattia o munendole di salvagente specifici e sempre con il sorriso sulle labbra.Naturalmente per il pranzo ci si sposta, e ci si reca presso un asilo, il Battisti di Rosignano, in cui tutti i giorni di “Castiglioncello” viene svolto il servizio di mensa e per cui i ragazzi e i volontari lasciano poi a fine pasto un’offerta libera. Si può notare come ogni giorno ci siano dei gruppi di volontari dediti a servire a tavola o a pulire dopo mangiato, regolati quotidianamente in base allo stabilimento balneare di provenienza, e come il lavoro fra tutti i ragazzi sia motivo di realizzazione e anche divertimento, piuttosto che fonte di fatica, come in un vero campeggio! Parlando con alcuni dei responsabili ho potuto capire come infatti i volontari partecipino a questa iniziativa per i motivi più diversi, ma con l’unico scopo di aiutare i meno fortunati; in particolare, mi dice Cecilia, una delle responsabili, che si è recata per la prima volta a Castiglioncello all’età di 15 anni perché i genitori glielo avevano imposto come condizione per andare alle feste allo stabilimento balneare dei Pancaldi; si può trovare chi lo fa perché altrimenti starebbe a casa a non far niente, chi per rendersi utile o chi, oberato dal lavoro, decide di staccare per qualche giorno unendo l’utile al dilettevole. Ogni giorno dopo pranzo la comunità si reca a prendere un gelato al bar per poi passare le ultime ore giocando o facendo delle attività in grado di coinvolgere tutti in ogni modo, e concludendo la giornata facendo ritorno alle proprie abitazioni verso le 17.00. Straordinariamente però venerdì abbiamo ricevuto la gradita visita di Monsignor Simone Giusti, che ha manifestato il pieno supporto a quest’iniziativa e salutato personalmente ognuno di noi. Si tratta di un’esperienza formativa che chiunque può intraprendere anche per un solo giorno, e che consiglio vivamente per regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno; mentre il vociare ,le risate e la gioia dei ragazzi sono rimasti nel mio cuore e nella mia mente anche oggi che scrivo di loro … E questo e’ il regalo bellissimo che loro mi hanno fatto.