Livorno

OraTOUR

La prima volta sul palco era forse per la recita di Natale dell’oratorio, magari vestito da angioletto. Senza accorgersene, il tempo è passato e quel bimbo è diventato l’animatore che balla i Bans per far divertire i più piccoli. Poi, scoperto che il talento non manca, il ruolo nel musical per beneficenza. Ma agli animatori dell’Oratorio Mondo giovane dell’Istituto Santo Spirito, ancora non bastava.Finché Giulia, Anna, Chiara, Marco e Antonio, solo per fare qualche nome, che già dall’asilo giravano tra le stanze dell’oratorio, adesso girano gli Istituti Salesiani d’Italia con “Sei con noi”, il musical fatto in casa sulla storia di Madre Mazzarello, Cofondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.Iniziato il 6 aprile a Padova, il tour porta in giro 44 attori, animatori e ragazzi della scuola media dell’Istituto, che hanno già replicato ad Aosta, Livorno e lo scorso 26 maggio a Lecco. Prossima tappa Mornese, luogo natale di Madre Mazzarello, il 13 agosto prossimo per il confronto Italiano del Movimento Giovanile Salesiano a cui parteciperanno più di 2000 giovani provenienti da tutta Italia. Un tour vero e proprio con una carovana di una cinquantina di persone che con pullman e pulmino partono carichi di scenografia, costumi, materiale di scena, addetto alle luci e al suono e due “mamme Margherita” tuttofare, Franca e Suor Grazia.Lo spettacolo dell’11 maggio è stato addirittura sovvenzionato dalla regione perché nel programma dei festeggiamenti dell’Istituto locale e li ha fatti viaggiare fino al teatro comunale di Aosta.“Il 26 aprile 2012- racconta Matteo Pantani, responsabile dell’oratorio- per la festa mondiale per il 140° anniversario della fondazione della congregazione, ci fu chiesto di mettere su questa cosa che avevamo in testa da un po’”. A tempo di record, dalla testa è passata alle mani di Matteo, che insieme all’aiuto degli animatori più grandi ha scritto la sceneggiatura.Dopo quella prima volta a Mornese, andata in onda in mondovisione su Telepace, all’Istituto di corso Mazzini arrivano alcune telefonate da altre case salesiane per riproporlo nella loro comunità.Fatica: tanta. Guadagno: zero. Almeno in termini economici. Il tempo passato a riprovare le coreografie, ripassare le battute e le canzoni, viene “ripagato” dall’accoglienza degli Istituti che offrono vitto, alloggio e trasporto. “Sono uscita dal camerino- racconta Giulia- e ho sentito un bimbo cantare l’ultima canzone dello spettacolo. Questo già mi bastava”.”Diciamo che ci siamo ritrovati dentro questo tour un po’ per caso-continua Francesca- ma in modo naturale. Il lavoro che è stato fatto per la prima rappresentazione era stato massiccio. Le suore avevano cucito tanti vestiti, noi avevamo provato molto, poterlo mettere nuovamente in scena era quasi doveroso anche nei loro confronti”.“La difficoltà- spiega Matteo- ma anche la bellezza, è uno spettacolo sempre diverso perché diverso il tipo di palco, le dimensioni, diversi a volte gli attori, con i ragazzi che hanno l’esame di maturità e non possono partecipare a ogni data, cosa che ogni volta ci fa ridimensionare le coreografie”.“Credo- continua Francesca- che adesso che abbiamo più sicurezza tecnica, riusciamo a concentrarci ancora meglio sul messaggio sperando di saperlo trasmettere anche a chi ci guarda. Su questo ha influito la visita ai luoghi di Mornese dove Madre Mazzarello ha vissuto, che l’ha resa più vera e ci ha aiutato a sentirla più concretamente anche sul palco”.E come ogni tour che si rispetti, non solo la bravura di questi ragazzi, che la preside dell’Istituto di Livorno, Suor Fiorella ringrazia alla fine dello spettacolo nel teatro dell’oratorio di corso Mazzini il 13 maggio, per il loro sorriso e la capacità di trasmettere un carisma ai giovani, ma addirittura un CD che i giovani cantanti hanno registrato negli studi di Fabrizio Brilli. “E’ diventato uno di noi e ci accompagna in giro col sacco a pelo e con la stessa pazienza che ha avuto durante la registrazione delle 12 canzoni”.Scritte e arrangiate da Matteo Pantani e da Dimitri Cappagli, sono diventate un prodotto finito e di qualità dopo circa quattro mesi di registrazione. “Per i ragazzi-continua Matteo- cantare in uno studio è stata una bellissima esperienza, il prossimo passo vorrebbe essere adesso il DVD prodotto da Missioni Don Bosco con i sottotitoli nelle diverse lingue, perché possa raggiungere le case salesiane in tutto il mondo”.La formula vincente che ha forse spinto gli altri Istituti a chiedere il bis in casa propria sta nell’essere un musical fatto da giovani per altri giovani, che con leggerezza trasmettono un messaggio, quello di Madre Mazzarello, ma anche una testimonianza vera dello stare insieme  mettendosi al servizio degli altri.“Per il nostro oratorio -continua Matteo- c’è un altro duplice scopo: per i più piccoli condividere un’esperienza con gli animatori è la spinta per molti di loro a essere i protagonisti del passaggio di testimone. Ma tutto lo sforzo, tutto l’impegno che abbiamo sempre messo è soprattutto la volontà di dire grazie a tutte quelle suore che sono sempre lì con noi, che ci hanno permesso di vivere e respirare lo spirito salesiano”. Sono proprio le suore le prime fan. Loro che ricordando le parole di Madre Mazzarello “State allegre”, col sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi nel vedere la scena della vestizione, a fine spettacolo dicono grazie a questi giovani artisti.Storie di vita parrocchiale, storie di persone che crescono dentro gli oratori, che viste da fuori appaiono comuni, semplici, per qualcuno forse addirittura banali, ma che tra vent’anni saranno forse il tema di una serata passata a chiacchierare ricordando di come questa esperienza abbia segnato il cammino di ognuno di loro.