Scienza e fede possono camminare insieme, lo hanno dimostrato a Livorno l’astrofisico Piero Benvenuti e il tecnologo Valfredo Zolesi che hanno presentato i due primi libri della collana Stenone di Pharus editore.Un’intera giornata di studio, promossa dal Progetto Culturale diocesano, in cui hanno incontrato, nella mattinata, un centinaio di studenti delle scuole superiori cittadine e, nel pomeriggio, i tanti che hanno scelto di trovarsi al Museo di Storia Naturale per ascoltare la straordinaria esperienza dei due scienziati credenti.I due testi, freschi di stampa e diffusi in questi giorni in forma promozionale, intendono diventare uno strumento utile per gli operatori pastorali che devono affrontare il tema del rapporto tra scienza e fede. Il primo, dal titolo «In saecula saeculorum», di cui è autore il professor Benvenuti, affronta, in forma elementare, l’evoluzione dei concetti di spazio e di tempo nella scienza moderna fino ad arrivare al concetto attuale di «continuo spazio temporale». Ma nello stesso testo il noto astrofisico propone anche dei percorsi di approfondimento teologico che possono avvantaggiarsi della conoscenza «fisica» dello spazio e del tempo. Un bell’esempio di dialogo fecondo tra scienza e fede.Il secondo, firmato dall’ingegner Zolesi, si intitola «Tra il fiore e il computer» e affronta il rapporto tra la tecnologia e la fede; lo fa in modo originale attraverso un racconto di fantascienza («una mia grande passione fin da giovane», ha confessato l’ingegnere), una lettura biblica e una serie di provocazioni forti che tendono a smentire con la forza della razionalità alcuni luoghi comuni che sono diffusi anche in ambito scientifico. Il testo è arricchito dalla presenza di alcune schede di approfondimento destinate al lavoro in gruppo curate dal professor Filippo Arru e da un bel fumetto, disegnato da Lorenzo Bernardini adatto ai giovani (ma non solo) che racconta per immagini la storia che fa da sfondo alla riflessione.La testimonianza dei due autori e i testi appena pubblicati contribuiscono a sfatare uno dei luoghi comuni più diffusi nel modello culturale dominante nella nostra storia recente, quello secondo il quale la scienza è nemica della fede e più si approfondisce una e più ci si allontana dall’altra.Lo ha confermato anche il professor Benvenuti quando ha auspicato la realizzazione di un’alleanza tra scienziati ed annunciatori della fede per avvicinarsi progressivamente alla verità; lo ha testimoniato l’ingegner Zolesi quando ha raccontato come, al termine del faticoso lavoro di preparazione di una missione spaziale, spesso gli scienziati, provenienti da paesi e culture molto diverse tra loro, si ritrovino insieme, davanti a un bicchiere di birra, a parlare di Dio.Ma per convincersi davvero di questo e poterne dare ragione in ogni ambiente è bene cominciare a confrontarsi con questi temi partendo magari dai primi due testi della collana Stenone ideata e voluta da monsignor Giusti.