Firenze

I primi passi per un nuovo anno di catechesi

A luglio ci siamo lasciati, presentando il ciclo di incontri vicariali con i catechisti che si era appena concluso. Per questo ciclo di incontri abbiamo reso grazie, come occasione di conoscenza reciproca e di condivisione: un’occasione in cui insieme ai catechisti abbiamo anche provato a pensare qualcosa per quest’anno che sta per iniziare. Siamo infatti alle porte dell’inizio del nuovo anno pastorale ed è già il tempo di presentare i primi passi che come Ufficio catechistico compiremo nei mesi di settembre e di ottobre. Presentiamo qui di seguito i primi quattro passi.1) Iniziamo, ricordando che l’esperienza della catechesi biblica per gli adulti toccherà nel 2021-2022 il suo trentesimo anno. Si tratta di una tradizione dunque consolidata e che ha dato frutti grandi nella nostra diocesi; un’esperienza che chi scrive queste righe è forse il meno titolato a presentare, giunto da poco più di un anno all’incarico di direttore dell’Ufficio catechistico. Piuttosto mi limito a guardare con un sentimento di gratitudine a questa storia, che vuole comunicare un messaggio semplice, ma decisivo: che, cioè, è compito primario della Chiesa far conoscere la Parola di Dio, favorirne la condivisione; come fonte di ispirazione e di conversione per la nostra vita e per la vita della comunità stessa.Il libro biblico su cui quest’anno saremo chiamati a meditare è la Prima Lettera di Pietro. Una lettera non lunga, ma densissima. Una lettera in cui l’autore mira a promuovere un’autentica vita ecclesiale: a edificare la comunità dei fedeli pietre vive, attorno alla pietra d’angolo che è il Cristo Risorto (cfr. 1Pt 2,4).Quest’anno il sussidio che verrà prestissimo presentato ai preti della diocesi (il 6 settembre alla Certosa) e che nelle prossime settimane verrà distribuito attraverso vari canali, è stato preparato assieme al Centro missionario diocesano. All’interno del sussidio sono dunque entrate quelle competenze e quelle sensibilità che ormai da anni sono espresse nell’equipe del Missionario, dedicata alla “Lettura popolare della Bibbia”. Un grazie va dunque all’equipe, a don Sergio Merlini e specialmente a don Roberto Tempestini, che da subito ha accolto l’idea di compiere un cammino insieme, sotto quella luce comune che proviene dalla Parola di Dio.Ma segnalo anche un’altra novità, che rende ancora più significativa l’opera in comune tra i due uffici diocesani. Mi riferisco al fatto che il commento biblico e gli spunti per la catechesi che si trovano al centro di ciascuna delle 12 schede del sussidio sono opera del nostro arcivescovo, il cardinal Giuseppe BetoriLa Prima Lettera di Pietro sarà presentata da suor Elena Bosetti – una delle più note specialiste della Lettera – mercoledì 22 settembre, alle 21, nella parrocchia di San Pio X al Sodo: sarà un incontro aperto a tutti.2) Ma sono anche altri i passi che intendiamo compiere in questi primi mesi del nuovo anno pastorale. Si tratta di alcune iniziative che hanno lo scopo di cominciare a rispondere alle numerosissime sollecitazioni che ci sono giunte dagli incontri con i catechisti di maggio e giugno. Pochi giorni dopo l’incontro sulla Prima Lettera di Pietro, si terrà un incontro di formazione dedicato a «Il metodo per un incontro di catechismo». Si svolgerà allo Spazio Reale a San Donnino, sabato 25 settembre, dalle 15,30 alle 18,30. Dopo una relazione di Filippo Margheri, si terranno tavoli di lavoro, nei quali daremo un carattere esperienziale all’incontro: in particolare favorendo la condivisione delle proprie esperienze, ma anche proponendo la simulazione di un incontro di catechismo.3) Segnaliamo poi per fine ottobre un importante evento, di cui ovviamente torneremo a parlare nell’approssimarsi della data. Un incontro di orizzonte generale che vedrà la presenza e la guida di don Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale e sotto-segretario della Cei. Un incontro in cui provare a riflettere sul significato della catechesi; in modo particolare su quale sia il suo significato in un tempo così complesso e dinamico, come il nostro. Un incontro che mirerà dunque a chiedersi quale sia lo scopo della catechesi, quale il suo senso più profondo oggi, a cosa essa serva. Questo il titolo: «Perché la catechesi in questo tempo?» Ci ritroveremo ancora una vota allo Spazio Reale martedì 26 ottobre, dalle 18 alle 21. Ma ne riparleremo.4) Allo stesso modo, riparleremo di altre iniziative che si svolgeranno più avanti nell’anno. Qui solamente accenniamo agli incontri di formazione che nel mese di novembre si svolgeranno in vari luoghi sparsi della diocesi e dedicati alla vocazione alla catechesi, al significato spirituale del ministero del catechista. Se l’incontro del 26 ottobre risponderà alla domanda: «perché la catechesi oggi?», questi incontri risponderanno alla domanda più personale: «perché essere catechisti oggi?». Ma il calendario esatto di questi incontri (un ciclo replicato in varie zone della diocesi, per poter raggiungere il più possibile i catechisti), verrà presentato a suo tempo.Intanto iniziamo il nostro cammino. Nella fiducia che chi guida i passi della Chiesa, vorrà accompagnare anche quelli della catechesi nella nostra diocesi.*Direttore dell’Ufficio catechistico diocesano