Desiderio di speranza, di forza, di respiro! Così anche quest’anno, la via crucis diocesana dei giovani con il nostro arcivescovo Giuseppe prende forma, con una modalità completamente rinnovata. Un appuntamento fisso, consolidato ormai da anni, al quale l’equipe diocesana di pastorale giovanile, insieme a tutta la consulta, non ha voluto rinunciare.La Via Crucis, che ha per titolo «Le sette parole di Gesù in Croce», a cui hanno contribuito con le loro meditazioni i giovani di alcuni movimenti, associazioni e gruppi presenti nella nostra diocesi, si svolgerà in modalità «diffusa» il 26 marzo, nel venerdì che precede la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, con l’unico (e ardente!) desiderio di far incontrare i giovani in presenza, nei territori, senza perdere il meraviglioso respiro diocesano.La Via Crucis sarà guidata dal cardinale Betori e prenderà avvio alle ore 20 nella cattedrale di Santa Maria del Fiore. Qui, secondo il numero massimo consentito e nel rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio, convergeranno i giovani rappresentanti provenienti dalle aggregazioni laicali e dalle realtà che gravitano abitualmente nella zona centrale di Firenze.Tutta la prima parte, fino all’ingresso della croce, sarà seguita in streaming dai giovani che si ritroveranno nei vari vicariati, in una o più chiese di dimensioni opportune, secondo le necessità del territorio. Lì la preghiera, dopo aver seguito in diretta l’inizio dalla cattedrale, continuerà «dal vivo». Al termine, la proiezione dell’omelia dell’arcivescovo, preregistrata.Una nuova modalità per continuare a essere «molte membra, un solo corpo», per testimoniare l’infinita bellezza di sentirsi parte di una Chiesa giovane, che giorno dopo giorno si impegna, costantemente, nel camminare insieme. Una Chiesa che vuole vivere questa Quaresima con la ferma convinzione che nella battaglia pandemica l’ultima parola non deve averla il virus, ma Gesù risorto. Solo la fede nel Signore risorto ci rafforza, ci apre lo sguardo verso il futuro.Martina Ricci