Firenze

Una scuola in Angola nel nome di Giorgio La Pira

Sabato 15 febbraio apre una nuova scuola dedicata a Giorgio La Pira. Un grande istituto capace di ospitare 1600 studenti, dall’asilo alle superiori. La cosa particolare è che non si trova a Firenze, o in Toscana, ma in Angola.I fondatori sono due giovani fratelli, Armand Josè e Armand Xavier Mabiala. Il primo ha completato gli studi universitari in economia a Firenze, il secondo frequenta, sempre a Firenze, ingegneria civile. Entrambi hanno trovato un punto di riferimento nel Centro internazionale studenti «Giorgio La Pira», dove hanno potuto frequentare corsi di italiano, attività culturali e momenti di amicizia con altri giovani di provenienze, culture e religioni diverse. D’altra parte, questa struttura fiorentina era stata voluta dal cardinale Benelli, allora arcivescovo di Firenze, proprio per dare una casa accogliente ai tanti giovani che già allora arrivavano da tutto il mondo per frequentare l’università. Qui non è raro vedere seduti insieme, a studiare o a chiacchierare, studenti africani e asiatici, cattolici e musulmani. E proprio al centro La Pira incontriamo Armand Xavier, che ci racconta come  questa loro iniziativa sta prendendo forma: gli occhi brillano di gioia e trasmettono tutta l’emozione di chi vede il proprio sogno che si realizza. Alcuni mesi fa, spiega, il padre, al momento di andare in pensione, ha messo a loro disposizione la liquidazione che gli spettava. Una cifra consistente, con cui avrebbero potuto permettersi non poche comodità. La decisione invece è stata quella di investire sul bene che consideravano più importante per il loro paese: l’educazione. «Frequentare il centro La Pira – afferma  – ci ha dato la consapevolezza  che la scuola è fondamentale per costruire un futuro di pace e serenità, e ci ha ispirato il desiderio di creare qualcosa che potesse permettere a tanti bambini e ragazzi di ricevere una buona istruzione». A Luanda, la capitale dell’Angola, non mancano le scuole, ma quelle migliori sono private e solo le famiglie più ricche possono permettersele. Il «Colegio Giorgio La Pira» vuole essere aperto a tutti: prevede il pagamento di una retta, perché il progetto deve sostenersi economicamente, ma ci sono anche borse di studio e agevolazioni per gli studenti meritevoli che non possono pagare. Armand Xavier ci mostra dal telefonino, con orgoglio giustificato, le foto della scuola: una grande struttura che comprende anche campi da gioco e una piscina. «Vogliamo offrire anche cose che normalmente non ci sono nelle scuole in Angola – spiega – come le attività sportive, il nuoto, la musica, l’inglese».  Una scuola così grande è importante anche per i posti di lavoro che crea: «Abbiamo indetto un concorso per trovare gli insegnanti, volevamo persone capaci e preparate ma anche sensibili, adatte a stare con i bambini e i ragazzi».La scelta del nome di La Pira è stata naturale: «È una figura legata al nostro paese – racconta – perché il presidente dell’Angola era stato invitato a Firenze e lo aveva incontrato. La Pira ha detto cose importanti sull’Africa, sul futuro dei paesi africani e sulla necessità di far incontrare i popoli e di riunire l’unica famiglia umana. Vogliamo che la nostra scuola sia una testimonianza di tutto questo. Vogliamo rendere onore al nome di Giorgio La Pira offrendo una scuola seria, di qualità, che insegni valori. Noi che abbiamo la fortuna di studiare a Firenze  e di conoscere il suo messaggio, ci sentiamo in dovere di trasmetterlo agli altri». L’Angola è anche un paese che ha conosciuto la guerra: prima la lotta per l’indipendenza dal Portogallo (in Angola si parla ancora oggi il portoghese), poi la guerra civile che ha diviso la popolazione. Oggi è un paese pacifico, anche se con molti problemi e enormi sacche di povertà. Per questo, dice Armand Xavier, c’è bisogno di seguire l’insegnamento lapiriano: abbandonare le armi e investire invece in strumenti di pace, per portare lavoro e benessere. Come una scuola, appunto.