Firenze

Giornata dei poveri: in 55 da Firenze a pranzo con il Papa. E a Firenze il cardinale Betori alla mensa della Casa della Carità

Aria di grande entusiasmo ed emozione per le 55 persone che parteciperanno all’Eucarestia celebrata dal Santo Padre a San Pietro e pranzeranno con lui nell’Aula Paolo VI, in occasione della III Giornata mondiale dei poveri. «Quando abbiamo ricevuto l’invito inaspettato dal Papa – ha dichiarato don Fabio Marella, vicedirettore della Caritas di Firenze – abbiamo pensato di coinvolgere l’intera diocesi. Da lì è iniziato un tam tam di telefonate che si sono trasformate nell’organizzazione di una vera e propria festa. Perché è così che la vivono i nostri amici, persone sole, fragili, famiglie, anziani».

La Giornata dei poveri si celebra anche a Firenze. Il cardinale Giuseppe Betori sarà alla mensa Caritas di via Baracca alle 9.30, dove incontrerà i volontari e gli operatori che collaborano al Progetto «Perché niente vada perduto»: una iniziativa che coordina, insieme ad alcune parrocchie, la raccolta e la distribuzione di generi alimentari alle famiglie bisognose.Alle 10.30 la Messa celebrata nella vicina parrocchia di San Cristofano a Novoli. A concludere, il pranzo insieme agli ospiti della «Casa della Carità» di Via Corelli. La giornata fiorentina è organizzata dalla Fondazione Solidarietà Caritas in collaborazione con il Progetto Agata Smeralda, che ha messo a disposizione il necessario per il pranzo nelle varie mense, comprese alcune mense di quartiere: «Siamo molto felici – spiega il presidente di Agata Smeralda, Mauro Barsi – di poter contribuire a questa giornata, operando come sempre in piena sintonia con la Chiesa fiorentina di cui siamo espressione». Parte dei prodotti sarà acquistata dalla Cooperativa agricola di Legnaia, in modo da sostenere una realtà fiorentina in crisi.

Nella stessa giornat, sarà celebrata con particolare solennità la “Messa dei poveri”, una tradizione che deve la sua origine al venerabile Giorgio La Pira, il “sindaco santo” che volle dare ita a un momento in cui ai poveri della città venisse offerta la possibilità di riunirsi per celebrare insieme l’eucaristia e per ricevere il pane. Anche alla BAdia Fiorentina, dove la Messa dei poveri si celebra ancora ogni domenica, dopo la celebrazioen ci sarà un pranzo offerto da Agata Smeralda.

Anche la parrocchia di San Francesco in piazza Savonarola invita tutti a condividere il pranzo in armonia e fratellanza, nel convento francescano. Appuntamento domenica 17 novembre alle 13: ad accogliere i partecipanti, il padre guardiano, il parroco e le volontarie della carità. La parrocchia di Santa Verdiana e la parrocchia di S. Maria della Marca a Castelfiorentino vivranno la terza Giornata Mondiale dei poveri come negli anni passati, condividendo insieme questo momento di festa con la celebrazione eucaristica condivisa, alle ore 11 nella chiesa di San Francesco, presieduta quest’anno da don Valentino Cheli, parroco della Marca. Seguirà  un momento conviviale nel salone parrocchiale, animato e vissuto come momento di comunione, gioia e occasione di incontro. Questa giornata coinvolgerà tutte le realtà di volontariato e tutte le persone alle quali esse di rivolgono con il loro servizio, per una festa veramente condivisa.

Il dono dell’Acisjf: una valigia di cartone… con dentro una patentePer la Giornata mondiale dei poveri, Acisjf (associazione cattolica in difesa delle giovani donne) lancia l’iniziativa della «Valigia della speranza». Una valigia di cartone – che simbolicamente vuole evocare la stessa valigia utilizzata in passato da tanti emigrati italiani – che si accompagna a una cifra in denaro, come contributo finalizzato a percorso per aiutare a ridare speranza a una donna che ne ha estremo bisogno. La dignità di una persona infatti può essere restituita con piccoli gesti concreti. L’iniziativa s’inserisce nella più ampia campagna di solidarietà promossa dalla Consulta nazionale degli organismi socio-assistenziali della Conferenza Episcopale Italiana.A Firenze, la valigia sarà donata ad una mamma di Casa Serena, la casa di accoglienza Acisjf fiorentina, che da tempo – per la propria emancipazione personale e lavorativa – aveva necessità di prendere la patente europea: grazie al contributo, potrà seguire il corso e prepararsi all’esame.