Nato in Croazia, da giovane francescano partì per il Perù e fu ordinato sacerdote in quel vicariato apostolico. Ha poi vissuto per trent’anni in una comunità nativa di etnia Shipibo, che nell’incontro con lui ha accolto la fede cristiana. Ha tradotto in Shipibo la liturgia e il Vangelo, e una volta ordinato vescovo, ha esteso la sua passione missionaria a molte altre comunità della Selva. Negli ultimi anni ha fondato l’Ucss-Nopoki, una università per i nativi nel cuore della foresta, che il Papa nel suo viaggio in Perù del 2018 ha citato come esempio per tutti. «Mi congratulo – disse allora Papa Francesco – per le iniziative che vengono prese dalla Chiesa peruviana dell’Amazzonia per la promozione dei popoli originari: scuole, residenze per studenti, centri di ricerca e di promozione» e «nuovi e importanti spazi universitari interculturali come Nopoki, diretti espressamente alla formazione dei giovani delle differenti etnie della nostra Amazzonia». In un recente articolo dedicado al Sinodo sull’Amazzonia, L’Osservatore Romano descrive così l’istituzione accademica: «Nop oki è un centro di studi superiori nella regione di Ucayali, nato dalla collaborazione tra il vicariato apostolico di San Ramón e l’Università cattolica Sedes sapientiae. Il nome rimanda a un termine del popolo originario asháninka che significa “sono arrivato, sono qui” ed è stato scelto per indicare un luogo non solo fisico ma anche simbolico, un sogno, un ideale. Attualmente vi sono impegnati 650 giovani provenienti da dodici città native dell’Amazzonia peruviana, che studiano insieme ad altri coetanei meticci della città di Atalaya. La maggior parte degli allievi, quasi la metà, vengono preparati per diventare insegnanti bilingue nelle loro comunità di origine; mentre altri si formano in amministrazione, contabilità o ingegneria agraria con specializzazione sulla flora della foresta».Su questa esperienza, e sulla sua partecipazione al Sinodo per l’Amazzonia, monsignor Zerdin darà testimonianza nell’incontro che l’arcidiocesi propone a tutta la città di Firenze. L’appuntamento è per giovedì 24 ottobre alle 21 presso il teatro Sancat, in via del Mezzetta,1.