Firenze

Anziani a Firenze: per sentirsi meno soli c’è il servizio Telecare

Si pensa a agosto, al grande «esodo» per le ferie, agli anziani che rimangono in città con le strade semideserte e le temperature che si alzano. Ma in realtà l’estate e il Ferragosto, per gli anziani fiorentini, non costituisce nessuna emergenza. Parola di Lucia Quarello, una delle responsabili del servizio Telecare – organizzato da Montedomini – e soprattutto della parte di «Sorveglianza attiva». Quest’ultima (attivata su indicazione del medico curante) serve a monitorare costantemente, con telefonate periodiche, le persone sopra i 75 anni che vivono da sole. In particolare, tutta la lista degli utenti (circa 300, tra supportati del telesoccorso e della sorveglianza attiva) sono stati richiamati e saranno richiamati ogni volta che si presenta l’allarme rosso per l’ondata di caldo. Le raccomandazioni sono le solite, che del resto gli anziani conoscono a memoria ma vanno ripetute (bere molta acqua, non uscire nelle ore calde ecc), ma soprattutto è un’occasione per verificare anche il loro stato, di salute e di umore. E purtroppo per molti di loro è l’unica telefonata o l’unico contatto umano che avranno durante la giornata. «Il caldo per molti non è un problema, anzi, qualcuno ci risponde che sta proprio bene tanto in casa ha l’aria condizionata, facendoci pure invidia – spiega la referente Lucia Quarello – è la solitudine che è molto pesante, sia in estate, che in inverno. Non è il problema delle ferie d’agosto: qualcuno è solo sempre, perché privo di una rete familiare vicina».Secondo le statistiche, sono molti gli anziani fiorentini che vivono soli e non hanno un supporto familiare vicino perché i figli vivono lontani o perché non si sono mai sposati. La fondazione Montedomini ha anche attivato un servizio dal nome «Solimai» proprio per quelle persone ultrasettantacinquenni che si sa che vivono sole e che magari hanno anche difficoltà a muoversi liberamente. Questi ricevono la visita settimanale di un volontario – che ben presto diventa un amico, se non un figlio- che fa loro compagnia, li aiuta per le incombenze domestiche o in certi casi li accompagna fuori a passeggiare o fare la spesa; sono persone già indicate ai servizi sociali e in tutto sono una cinquantina; in certi casi si sono «auto-segnalati» proprio al servizio telefonico come persone che altrimenti avrebbero avuto difficoltà. «Per fortuna i servizi del Piano Assistenziale del Comune, come anche il telesoccorso e il telecare fatto in convenzione con Montedomini, sono molto ben studiate, e ci sono situazioni d’eccellenza, come le splendide realtà dei centri anziani, divisi nei vari quartieri, centri di aggregazione molto vivi per quelle persone che comunque possono muoversi – spiega Quarello – in certe aree poi, al di là dei servizi studiati, resiste una rete sociale fatta proprio dai centri anziani ma anche dalle parrocchie, dall’Auser, dai circolini Arci: quella vecchia rete di vicinato che sopperisce all’eventuale mancanza di rete familiare». Verrebbe da pensare che questo resista soprattutto nel centro storico: sbagliato. La trasformazione di intere palazzine in appartamenti in affitto da airb&b ha causato, tra le altre cose, l’isolamento dei pochi anziani rimasti. Alle volte, a dire il vero, la scelta di isolarsi e non frequentare certi centri o non voler chiedere aiuto è dovuta al carattere dell’anziano, e lì intervenire è più difficile. Tuttavia con il venire meno di tante reti di legami e il cambiamento dei tessuti sociali, l’emergenza della solitudine delle persone anziane rimane, e rimane tutto l’anno, anche in una città con tanti servizi d’eccellenza come Firenze. E c’è da ricordarsi che, come nella maggior parte delle città italiane, la nostra è una popolazione che invecchia… Come fare richiestaIl servizio di Telecare è gestito dalle strutture della fondazione Montedomini in convenzione con il Comune di Firenze. Consiste in una serie di chiamate agli utenti anziani per verificarne lo stato di salute, ma anche per sentirne le necessità non soltanto legate alla salute, con frequenza diversa a seconda della tipologia. Il servizio è organizzato in moduli che si differenziano per frequenza e tipologia di chiamata: Telesoccorso – 1 chiamata al mese, Teleassistenza – 1 chiamata a settimana, Telecare – 1 chiamata al giorno. Il servizio può essere richiesto direttamente a Montedomini (via Malcontenti 6,  telefono:800-801616) pagando l’intero canone mensile (da 20 a 40 euro, secondo il servizio richiesto) o rivolgendosi al proprio Centro Sociale dietro presentazione di modello ISEE per determinare l’eventuale compartecipazione.L’orario delle chiamate viene concordato con Montedomini. Oltre al supporto di natura sociale, il servizio consente di intervenire tempestivamente in caso di necessità, su richiesta di soccorso dell’utente. La risposta avviene attraverso l’attivazione del 118 che usa il proprio protocollo ordinario di intervento. Alle persone viene fornito un terminale domiciliare munito di un pulsante portatile con il quale l’utente può attivare una chiamata di soccorso in caso di bisogno. L’utente di norma mette a disposizione una copia delle chiavi della propria abitazione per consentire un accesso rapido anche in caso di impossibilità ad aprire la porta. Le chiavi sono custodite da una associazione di volontariato a scelta dell’utente (Misericordia, Pubblica Assistenza…) il più possibile vicina al domicilio.Per avere maggiori informazioni si può consultare il portale servizi.comune.fi.it cercando il servizio telecare.I servizi di Sorveglianza attiva e di Solimai sono invece gestiti dalla Fondazione Montedomini, www.montedomini.net