È certamente cosa «buona e giusta» l’educazione dei giovani alla sessualità. È un settore dell’esperienza umana che richiede un approccio complesso e delicato che, accanto agli aspetti informativi, richiede anche riflessioni sul concetto di responsabilità nell’uso della libertà soprattutto in merito al rispetto della pari dignità di ogni persona. Ma richiede anche approfondimenti relativi agli aspetti psicologici nella genesi dei sentimenti umani e in particolare sul senso più profondo e vero dell’amore come capacità di dono e di accoglienza senza riserve. La scorciatoia di introdurre un programma di «educazione alla sessualità» con la distribuzione gratuita di «preservativi» all’ingresso di una discoteca, accompagnati dallo slogan (peraltro alquanto scurrile e allusivo). «Mettitelo in testa, ti aiuta a prevenire malattie sessualmente trasmissibili» e da un «dépliant informativo», mi pare fuorviante e scientificamente scorretto. Fuorviante perché, almeno in partenza, sembra ridurre l’educazione alla sessualità alla sola prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili ed alla contraccezione. Si legge infatti nel comunicato dell’Amministrazione Comunale che il Sindaco in persona insieme alla Vicesindaca con delega alle politiche sociali, per inaugurare il progetto di «educazione alla sessualità» distribuirà il suddetto materiale. Scorretto scientificamente perché è dimostrato con dati statistici che non sempre il «condom» previene il contagio da AIDS e talvolta fallisce anche come contracettivo. Per inciso va inoltre detto che la mentalità contracettiva non riduce la frequenza di aborti volontari: quando il contracettivo fallisce….Ben vengano, dunque, veri progetti educativi, ma non riduciamoli alla sola prevenzione delle gravidanze o delle malattie sessualmente trasmissibili. Il sesso senza Amore non raramente trasforma l’altro/a in semplice oggetto. Quando non attrae più, si scarta o, se non più disponibile, si aggredisce.. Mi piace, ma non vuole? Cerco di costringere, anche con la violenza. È a pagamento? Si dà un prezzo, proprio come quando si compra una merce. Lo fa per bisogno? Chi se ne infischia: anche il macellaio vende carne per campare. Poi ci chiediamo perché continua ad aumentare la violenza contro la donna. Per caso non sarà anche, ma non soltanto ovviamente, perché abbiamo ridotto la sessualità ad un semplice impulso da soddisfare comunque… purché si usi il preservativo?