Firenze
Diocesi di Firenze: Betori presenta i nuovi appuntamenti del Cammino sinodale
L’Arcivescovo di Firenze ha ricordato l’appuntamento di domenica 23 settembre in cattedrale «per la Celebrazione eucaristica con cui riprenderemo il Cammino sinodale e consegneremo il mandato agli animatori pastorali». Nei prossimi giorni inziano anche le assemblee di zona: «Raccomando a tutti di collaborare a queste assemblee con la presenza e il contributo delle loro comunità. Potremo così confrontarci e valorizzare quanto di positivo è emerso nel cammino fatto, un cammino peraltro non chiuso, ma passibile di ulteriori integrazioni, magari da parte di chi per ora è restato un po’ ai margini». Betori ha anche sottolineato che «a partire dal prossimo anno vorremmo attivare forme di ascolto che intercettino non solo chi frequenta le nostre comunità, ma anche i diversi soggetti sociali del territorio». L’obiettivo del Cammino Sinodale, ha ricordato, è quello di «ripensare la nostra vita pastorale alla luce delle scelte di fondo che vengono indicate in questo discorso: essere una Chiesa di popolo; condividere l’opzione per i poveri; assumere uno stile di incontro, ascolto e dialogo; essere una Chiesa “inquieta” e “in uscita”». Al termine di questo percorso saranno formulate scelte innovative «che permettano di uscire dalle secche di una pastorale di conservazione verso una pastorale di missione».
Parlando della Chiesa fiorentina, Betori ha ricordato «l’omaggio reso alla memoria di don Lorenzo Milani, nel cinquantesimo della morte», e il decreto di riconoscimento delle virtù eroiche di Giorgio La Pira, che segue quello analogo per il cardinale Elia Dalla Costa: entrambi quindi proclamati «Venerabili». Betori ha anche invitato a rivolgersi nella preghiera alla loro intercessione «affinché, se il Signore vorrà, dalla loro intercessione scaturiscano grazie e prodigi che possano essere riconosciuti come miracoli dalla Chiesa e condurre quindi alla loro beatificazione». L’auspicio espresso da Betori è anche «che non sia lontano il giorno in cui a questi due Venerabili la Chiesa di Firenze possa aggiungere anche altri Servi e Serve di Dio, a cominciare da don Giulio Facibeni».