Firenze

Corpus Domini: card. Betori, «attenzione e rispetto al valore e alla dignità del corpo»

La celebrazione ha preceduto la processione che ha attraversato le vie del centro di Firenze, per concludersi nella basilica di Santa Trinita dove c’è stata la benedizione eucaristica. Sacerdoti, fedeli delle parrocchie cittadine (in particolare i bambini che hanno celebrato da poco la Prima Comunione), ministri straordinari della Comunione, fratelli e sorelle delle varie confraternite di Misericordia, rappresentanti di associazioni e movimenti: in tanti hanno accompagnato il Santissimo Sacramento per le strade cittadine.

Parlando della cultura del tempo presente, Betori ha sottolineato che «da una parte esalta la cura del corpo, facendone un idolo da circondare di ogni attenzione». Il riferimento è agli interventi su di esso «nella ricerca di correggerne le presunte imperfezioni, inseguendo modelli che di fatto eliminano le identità; fino a stimolarlo, anche illecitamente, per andare oltre i suoi stessi limiti naturali». Dall’altra parte, il card. Betori ha ricordato la «poca considerazione della dignità del corpo umano» diffusa nel «nostro mondo». Tanto da «accettare che esso possa essere soppresso prima ancora di nascere, rifiutato quando sulle sue potenzialità vitali cada un giudizio di non adeguato livello qualitativo, abbandonato nel sostegno terapeutico quando se ne constati la decadenza funzionale». «La stessa contraddizione – ha aggiunto il cardinale – si constata quando si tratta del farsi carico dei corpi malati o debilitati dalla povertà o dall’emarginazione: c’è troppo disattenzione nel nostro mondo verso i poveri, i malati, gli anziani, gli emarginati». Di qui un monito. «Credere nell’Eucaristia significa dare testimonianza di attenzione, di rispetto al valore e alla dignità del corpo, nostro e degli altri».