Firenze

Agli «Artigianelli» nasce NOTA per dare un futuro ai mestieri antichi

All’entrata antichi torchi tipografici sono memoria e ricchezza di un passato fatto di sapere artigiano che qui ha le sue radici da sempre. Siamo in via dei Serragli al 104, all’Istituto PIO X Artigianelli, per i fiorentini più semplicemente agli «Artigianelli», l’antico complesso architettonico che un tempo ospitava il convento di Sant’Elisabetta delle Convertite ampliato nel corso del Seicento, qui il 21 luglio del 1515 nacque S. Filippo Neri, il santo del sorriso, sede di laboratori di artisti e poi della società che gestiva il trasporto omnibus. Acquistato dai Padri Scolopi agli inizi del Novecento per farne una scuola professionale e avviare a un mestiere i ragazzi delle famiglie più povere fin dal 1902 la vocazione della struttura è stata quella di ospitare piccole officine artigiane affidate a buone e intelligenti maestranze fiorentine. Successivamente nel 1932 fu  inaugurata in questa sede la Scuola di Avviamento Professionale al fine di preparare i giovani al lavoro. Oggi grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che per il suo recupero e la valorizzazione in tredici anni ha messo a disposizione oltre un milione e trecento mila euro, e grazie alla collaborazione dell’Istituto stesso e dell’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’arte prende vita NOTA, acronimo per Nuova Officina Toscana per l’Artigianato, uno spazio dedicato alle pratiche del saper fare nell’ambito dei mestieri artistici e tradizionali. Al primo piano, gli spazi che si affacciano sul grande chiostro, circa 250 metri quadri, ospitano un laboratorio di sartoria, una sala modellistica, uno spazio multidisciplinare e una sala conferenze, un luogo aperto a studenti, artigiani, appassionati delle professioni artigianali, per laboratori, percorsi di apprendimento, corsi tecnico pratici sui mestieri d’arte, percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, conferenze e incontri. «Quello che oggi viene fatto è un gesto concreto di controcultura – ha affermato il Cardinale Giuseppe Betori in occasione dell’inaugurazione – la cultura che domina oggi è quella del consumo, abbiamo perso la memoria e la speranza, la nostra società è senza radici e senza prospettive. L’artigianato con i suoi mestieri è una realtà che appartiene alle nostre radici e che mantiene la memoria, non in senso nostalgico ma guarda al futuro per i giovani, stiamo seminando qualcosa che si proietta al futuro dei giovani. Grazie a questa iniziativa della Fondazione CRF e dell’Associazione OMA prosegue la valorizzazione e rivitalizzazione del complesso degli Artigianelli che ha avuto un grande significato nella storia solidale ed educativa di Firenze e ne può rappresentare adesso il futuro. Un futuro con le radici nella tradizione, ma che investe sull’innovazione. Puntare in particolare sulla formazione dei giovani e sulla vocazione all’artigianato artistico, che ha reso la nostra città famosa nel mondo, significa tramandare e attualizzare il prezioso patrimonio dei mestieri d’arte. Inoltre, data la persistente difficoltà dei ragazzi a trovare un’occupazione, questo spazio con i suoi corsi e laboratori multidisciplinari può essere un’opportunità in più per inserirsi nel mondo del lavoro in un settore sicuramente apprezzato e di crescente interesse in Italia e all’estero. Con questa nuova realtà si arricchisce Firenze, ma soprattutto l’Oltrarno che continua ad essere così quartiere centrale, e ancor più punto di riferimento per l’artigianato di qualità».All’inaugurazione è intervenuto anche il Presidente dell’Istituto Pio X Artigianelli don Gianfranco Rolfi che ha annunciato per maggio il restauro dell’antico pozzo. Tra i presenti anche il Presidente dell’Associazione OMA Luciano Barsotti e il Presidente di Starhotels Elisabetta Fabri.«Firenze conferma la sua vocazione di centro d’incontro, con un’iniziativa di prim’ordine – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani – Uno spazio che apre nel cuore della Firenze creativa, l’Oltrarno, e che sarà la nuova casa di vecchi mestieri, come quello del sarto. L’Istituto Pio X Artigianelli è inoltre un luogo ricco di storia e dal passato affascinante, che grazie a questa operazione viene recuperato e aperto alla città e tutto grazie alla sensibilità della Fondazione Cassa di Risparmio che ha scommesso su cultura, tradizione e formazione. Come rappresentante delle Istituzioni penso inoltre che valorizzare iniziative così significhi valorizzare il nostro artigianato artistico, un settore in difficoltà, con quasi duemila aziende chiuse nel solo 2015». «Nella programmazione di Associazione OMA, la necessità era concentrare una offerta ben strutturata che convogliasse corsi e laboratori, e interessasse quel pubblico di nicchia sempre più attento alla qualità e all’eccellenza del saper fare.- ha detto  il Direttore generale Fondazione CR Firenze Gabriele Gori. Con il progetto Hands4work della Fondazione CRF inoltre l’alternanza scuola lavoro trova un ulteriore spazio destinato agli studenti delle scuole. Accanto allo Spazio NOTA, negli ambienti che ospitavano il teatro-cinema, da oggi trova sede anche la Società Cooperativa Terza Cultura, spin off dell’Università degli Studi di Firenze e start up innovativa che può contare ora su un luogo attrezzato e all’avanguardia per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica verso tutti. In una giornata così importante rivolgiamo un particolare ringraziamento al professore Giampiero Maracchi per quanto ha fatto non solo per lo sviluppo di questo luogo ma di tutto il settore dei mestieri d’arte». «Fondamentale allo sviluppo del Progetto della Fondazione CR Firenze e dell’Associazione OMA è la multidisciplinarietà delle realtà presenti nello stesso Istituto, scuola secondaria di primo grado, LAO Jewellery School -Scuola internazionale di oreficeria, e alcune aziende artigianali, – ha sottolineato Luciano Barsotti Presidente OMA –  che trovano ospitalità nella struttura, in modo da sviluppare il più possibile collaborazioni proficue alla nostra Associazione e alla nostra rete di artigiani». «’Questa iniziativa – ha detto La Vicesindaca e Assessora all’educazione Cristina Giachi – sostiene un settore che rappresenta un fattore propulsivo della nostra economia, e anche un’identità maturata nella nostra lunga storia. L’artigianato è, inoltre, un biglietto da visita di Firenze nel mondo. A molti giovani l’alto artigianato e i mestieri del “saper fare” permetteranno di ridisegnare in meglio il percorso del proprio futuro professionale. Siamo ricchi di talenti: è giusto insegnare loro ad usare le mani per lavorare i materiali, valorizzando  saperi antichi.  Il potenziale innovativo che le nuove generazioni, esperte di tecnologie e mezzi di comunicazione, possono apportare farà il resto». In occasione dell’inaugurazione è stato lanciato il contest OMA venti-quaranta dedicato ai giovani artigiani che in questa speciale edizione trova la collaborazione del gruppo alberghiero Starhotels che ha voluto contribuire con una raccolta fondi specifica, alla realizzazione di questo quinto appuntamento dedicato ai giovani e all’artigianato. Per informazioni sul bando del contest www.osservatoriomestieridarte.it