Firenze
Moschea a Sesto Fiorentino, intesa tra Comune, Arcidiocesi, Università
Il documento nasce dalla ricerca da parte dei fedeli musulmani di Sesto Fiorentino di un luogo adeguato e dignitoso dove esercitare il proprio culto, e dalla volontà del Comune di Sesto Fiorentino di dare una risposta a questa esigenza, tutelando il diritto di ogni comunità a professare liberamente la propria fede religiosa come sancito anche dalla Costituzione.
Comune di Sesto Fiorentino e Comunità islamica hanno avviato da tempo un confronto che ha portato all’individuazione di un terreno in via Pasolini per il quale il vigente Regolamento Urbanistico prevede già la realizzazione di edifici per il culto e le attività a carattere religioso (AUNC IIIa).
Invitata dal Comune di Sesto Fiorentino, l’Arcidiocesi di Firenze, proprietaria dell’area, si è resa disponibile a cederne a titolo oneroso la proprietà alla Comunità musulmana della Provincia di Firenze affinché possa realizzarvi una Moschea a servizio dei fedeli del territorio e un centro culturale islamico; contestualmente l’Arcidiocesi otterrà, a titolo oneroso, un altro terreno di proprietà dell’Università di Firenze nell’area del Polo scientifico di Sesto.
L’area che sarà ceduta dall’Arcidiocesi ha una superficie di 8300 mq, sui quali possono essere realizzati fino a 2500 mq di fabbricati per attività religiose.
L’area che l’Università cederà all’Arcidiocesi è situata di fronte alla chiesa della Madonna del Piano e ha una superficie di circa 2500 mq, rispetto ai quali, ai sensi del Protocollo e in base alle esigenze espresse dall’Arcidiocesi, il Comune di Sesto Fiorentino si impegna ad apportare le necessarie modifiche agli strumenti urbanistici affinché possano esservi realizzati fino a 1250 mq di fabbricati per attività religiose.
Cessione e acquisti dei terreni avverranno mediante scritture private stipulate a margine del protocollo dalle varie parti. Nessun onere sarà a carico del Comune di Sesto Fiorentino.
Offrendo la propria disponibilità a questa iniziativa, l’Arcidiocesi di Firenze conferma il proprio impegno per il rispetto e l’ascolto delle altre fedi e tradizioni religiose, in ossequio a quanto insegnato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, ribadendo la centralità della libertà religiosa quale “radice di ogni altro diritto e di ogni altra libertà” (San Giovanni Paolo II). Al contempo, l’Università di Firenze, nel rispetto delle competenze e finalità istituzionali che le sono proprie, intende favorire occasioni di incontro, dialogo e conoscenza tra esperienze e tradizioni religiose provenienti da differenti contesti culturali.
La Comunità Islamica della Provincia di Firenze si impegna a realizzare un’opera che, per qualità architettonica e armonico inserimento nel contesto, costituisca un elemento qualificante dell’ambiente urbano, ricorrendo, per raggiungere questo obiettivo, a un concorso per selezionare la migliore idea progettuale. Un comitato qualificato seguirà tutte le fasi di realizzazione della Moschea, dalla emissione del bando di concorso, alla selezione del progetto, fino alla inaugurazione dei nuovi locali.
Insieme al Comune di Sesto Fiorentino, la Comunità avvierà un ampio percorso di partecipazione per coinvolgere la comunità civile, le realtà associative, culturali e religiose presenti sul territorio comunale, e si rende disponibile a favorire quanto più possibile le occasioni di confronto, dialogo e informazione.
Tutti i soggetti sottoscrittori del Protocollo, nel rispetto delle competenze e finalità proprie di ciascuno, intendono così adoperarsi per favorire percorsi di serena, reale e piena integrazione di quanti, provenendo da altri Paesi e altre culture, vivono e lavorano legittimamente sul territorio dell’area fiorentina.
La firma pubblica del Protocollo d’intesa avverrà venerdì 22 dicembre alle 11 presso la Sala “Pilade Biondi” del Comune di Sesto Fiorentino; parteciperanno il presidente dell’Associazione per la Moschea di Firenze, Izzedin Elzir, l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e il Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, Luigi Dei.