Firenze
Giubileo della famiglia, il pellegrinaggio per le strade di Firenze
Nel commentare il Vangelo di Lazzaro e dell’uomo ricco, il cardinale Betori ha iniziato proponendolo come insegnamento per quello che deve essere il nostro atteggiamento quotidiano verso le ricchezze, da un lato, e verso i poveri dall’altro. Sottolineando come già nella prima lettura il profeta Amos condanni il comportamento dei ricchi, il cardinale nella sua omelia ha messo in luce come i ricchi spesso non si accorgano di quello che li aspetta. L’uso smodato della ricchezza non può che avere esito negativo. Betori ribadisce come anche il Papa abbia insistito più volte sul male rappresentato dalla ricchezza e, soprattutto, sull’attenzione che dobbiamo avere verso l’uso delle ricchezze: non dobbiamo farne il centro della nostra vita. Direttamente collegato all’uso della ricchezza è – spiega il vescovo – la nostra attenzione ai poveri. Fare un uso etico delle ricchezze significa avere una giusta attenzione ai poveri non solo a livello personale, ma anche come comunità. Il ricco del vangelo è il simbolo di chi ha centrato la propria in se stesso. Ma noi – chiede ancora il pastore – come vediamo la nostra vita? È una vita vissuta per noi stessi? Oppure una vita vissuta per gli altri e con gli altri? Questa è la scelta che dobbiamo fare. Donazione, Comunione, Relazione: queste le parole chiave che sono alla base delle famiglie, dell’atteggiamento da cui deve nascere l’amore. Qualsiasi rapporto deve essere vissuto così, in ogni ambito della vita.