Fiesole

La Missione Famiglia proseguedal Casentino a Montevarchi

DI ENRICO E CRISTINA SARTI«Famiglie, siete un punto luminoso per tutta la nostra Diocesi!». Con queste commoventi parole il vescovo Luciano Giovannetti ha voluto salutare le famiglie al termine della giornata di domenica 10 febbraio, prima di Quaresima e giornata dedicata alla Missione Famiglia a Montevarchi. Come era già avvenuto con successo per la Missione Famiglia in Casentino, del 25 novembre scorso, anche lo stile di questa Missione – voluto e pensato da don Roberto Brandi e dalla Commissione Famiglia diocesana – è stato uno «stile familiare», cioè una Missione fatta dalle famiglie per le famiglie. Al mattino ben 45 «famiglie missionarie», provenienti da varie parti della Diocesi, sono giunte alle Messe principali delle quattro parrocchie di Montevarchi presentandosi durante le celebrazioni. Poi alcune famiglie delle parrocchie hanno ospitato per il pranzo le «famiglie missionarie». Erano 45 bellissime famiglie facenti parte dei Gruppi Famiglia di Tartigliese (Figline), Cavriglia, Contea, Paterno, Scopeti, Pratovecchio, Romena e Strada in Chianti, dei genitori della Scuola delle Suore Agostiniane SS. Annunziata, delle Case Famiglia di Pelago, Miransù e S. Bavello, dei Corsi di preparazione al Matrimonio, del Movimento dei Neocatecumenali, dell’Associazione Famiglie Numerose, del Rinnovamento dello Spirito, del Movimento dei Focolari, dell’Opera G. La Pira, dell’Azione cattolica e del Progetto per coppie Villa Pettini. Tutte queste famiglie sono giunte a Montevarchi con l’infinita ricchezza del loro vissuto ed ogni momento della giornata è stato un commovente scambio di storie, esperienze di vita e di Chiesa, difficoltà, dolore, gioie, promesse… davvero un bel momento di Chiesa. Nel pomeriggio, circa 100 famiglie (e più di 100 fra bambini e ragazzi) si sono ritrovate nei locali della parrocchia di Santa Maria al Pestello per parlare del tema «Famiglia = Speranza». Dopo l’introduzione di Mauro ed Anna Rita Travaglini, della parrocchia di S. Andrea Corsini, le famiglie si sono suddivise in «isole», ciascuna delle quali ha poi approfondito un argomento, dietro la sollecitazione di alcune domande. Con questo semplice metodo tutti hanno parlato e si sono «raccontati», tutti hanno ascoltato. Le persone hanno detto del ruolo insostituibile della famiglia nella società e nella Chiesa, perché la famiglia rimane il luogo fondamentale della «cura» della persone, luogo della crescita, luogo dell’accoglienza delle diversità, luogo dell’accoglienza della vita, luogo dell’educazione ai valori fondamentali dell’uomo e alla fede. Poi ci siamo ritrovati tutti nel salone con il Vescovo che ha risposto ad alcune domande e ha ancora esortato tuti a dare testimonianza nella vita di tutti i giorni, a fare piccole e grandi «rivoluzioni» ed a costruire parrocchie come «famiglia di famiglie». «Solo guardandovi – ci ha detto ancora – si capisce come davvero Famiglia sia uguale a Speranza!». La serata si è poi conclusa con una preghiera ed il dono dell’icona «Le nozze di Cana» ai parroci delle 4 parrocchie montevarchine.Molto interessante e molto partecipato era stato anche il convegno del giorno precedente su «Convivenza e Matrimonio : riflessioni in un mondo che cambia» guidato da Francesco Belletti, presidente del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia). Il professore, analizzando i dati dell’ultimo rapporto del Cisf, ha riferito con molta cura sulla situazione della famiglia oggi e delle motivazione che portano a scegliere la convivenza o il matrimonio. Questi dati sono poi serviti molto anche per le riflessioni svolte nei gruppi del giorno seguente, durante la Missione Famiglia. Durante la due-giorni sono state distribuite copie del Messaggio dei Vescovi per la XXX Giornata per la Vita, celebrata nelle parrocchie nella Domenica precedente.Per Montevarchi la Missione ha davvero mutato qualcosa ed innescato cambiamenti : uno dei primi frutti è stato senz’altro la costituzione della Commissione Famiglia Interparrocchiale che ha lavorato con grande impegno per organizzare queste giornate e nella quale si è respirato subito un clima di amicizia, condivisione e di allegria. Una Commissione così non può certo sciogliersi e si riunirà presto per altri progetti. Gli altri frutti sono quelli infiniti che ci ha regalato il Signore nell’incontro con le altre famiglie : abbiamo visto persone commosse, toccate, felici… Non smetteremo mai di ringraziare il Signore per il dono di questi giorni.