Fiesole

Le famiglie della diocesi fanno festaE la Missione fa tappa in Chianti

DI SIMONE PITOSSILa festa diocesana della famiglia sarà quest’anno una tappa della Missione famiglia. E si svolgerà lunedì prossimo, 2 giugno, in Chianti. In quest’occasione la Festa, che avrà a Greve il suo momento unitario, coincide infatti con la «Missione Famiglia» in quel vicariato. Don Roberto Brandi, presidente della commissione famiglie e tra gli organizzatori della giornata ci spiega meglio il senso dell’iniziativa.Don Brandi, quali sono state le tappe di avvicinemento a questa iniziativa nel Chianti?«La Missione Famiglia, indetta dal vescovo insieme alla Missione Giovani per accompagnare la sua visita pastorale, ha vissuto fin qui 3 tappe. La prima, lo scorso autunno nel vicariato del Casentino, con l’incontro unitario a Pratovecchio al teatro degli Antei; la seconda a Montevarchi, lo scorso 10 febbraio, presso le 4 parrocchie cittadine al mattino e al Pestello per l’incontro pomeridiano conclusivo con il vescovo; la terza a San Giovanni Valdarno, sabato 10 maggio, in occasione della Professione di Fede dei diciottenni, con l’incontro al teatro Masaccio con Ina Siviglia e la celebrazione serale in Basilica, con il vescovo, nella Vigilia di Pentecoste. Sono state occasioni preziose di incontro e amicizia tra famiglie, di conoscenza reciproca, di contatto reale in diverse zone del territorio fiesolano, di dialogo sereno e fecondo con il nostro pastore, di riflessione e di testimonianza viva su tante esperienze di carattere familiare presenti in diocesi».E la festa diocesana come si inserisce nell’anno pastorale e nelle attività della Commissione famiglia?«La Festa diocesana è anche l’ultimo atto dell’anno pastorale per quanto riguarda le attività rivolte alla famiglia. È stata una stagione in cui le energie sono state investite soprattutto sulle suddette giornate missionarie, ma non sono mancati i tradizionali e preziosissimi appuntamenti con gli Esercizi Spirituali a Contea nel mese di Novembre, predicati con grande frutto da padre Mauro Ruzzolini, il ciclo di fine settimana a Villa Pettini dedicato alle coppie, da “Un Tempo Per Noi Due” che ha visto la sua seconda edizione, e l’incontro d’inizio anno per gli operatori di pastorale familiare con don Luca Mazzinghi sul Libro di Tobia, con la verifica dei corsi di preparazione al matrimonio. L’incontro del 10 maggio nella vigilia di Pentecoste poi, ha voluto esprimere il desiderio di collaborazione con la Commissione di pastorale Giovanile. Ci auguriamo che da questo primo segno concreto si possa in seguito potenziare l’interscambio fra questi due ambiti della pastorale diocesana».Quali sono le prospettive per il prossimo anno?«Per il prossimo anno c’è l’impegno di proseguire l’esperienza della missione accanto al nostro vescovo nei restanti vicariati, della Valdisieve, dell’Altopiano Valdarnese e del Valdarno Fiorentino. Il desiderio è anche quello di riprendere in mano due fili preziosi, quest’anno meno curati dalla Commissione Famiglia: il primo è l’attenzione intorno al tema delle persone separate e divorziate e delle coppie in situazione matrimoniale “irregolare”. Il secondo è quello dell’educazione giovanile all’affettività e alla sessualità: anche in questo caso c’era stata una collaborazione con la Pastorale Giovanile che ha prodotto un itinerario composto di tre schede di approfondimento, nella speranza di invogliare gli animatori dei gruppi giovanili e delle associazioni affinché queste tematiche siano inserite nei percorsi annuali (con piacere abbiamo rilevato che l’Azione cattolica ha scelto proprio questo argomento per i campi estivi giovani e giovanissimi)».Altre iniziative in ponte?«Un altro desiderio rimane quello di riuscire a tenere viva una sezione del sito diocesano, dedicata alla Pastorale Familiare, dove convogliare e mettere in comune le idee, i percorsi e le riflessioni dei numerosi gruppi famiglia e delle esperienze associative o comunitarie che sono presenti in diocesi. Ovviamente, per passare dai desideri ai fatti c’è bisogno anche di collaborazione ed energie maggiori: famiglie, fatevi avanti!». IL PROGRAMMA DELLA GIORNATAIl programma di lunedì 2 giugno prevede: al mattino (ore 11), le famiglie «missionarie» in visita si dividono nelle varie parrocchie del Chianti loro assegnate, per vivere un momento di accoglienza da parte delle famiglie della comunità locale. All’ora di pranzo, l’ormai consueto «gemellaggio» per il quale ogni famiglia della diocesi viene ospitata in casa da una famiglia chiantigiana della comunità visitata al mattino. Alle 15.30 l’incontro unitario al Teatro Mcl di Greve, dal titolo: «Famiglia: accogliere la differenza», con testimonianze e dialogo con il vescovo (durante l’incontro sarà presente un servizio di animazione per i ragazzi). Alle 17.30 la conclusione della giornata con la S. Messa presieduta dal vescovo, nella piazza antistante la chiesa parrocchiale di Greve. Le famiglie della diocesi che vogliono partecipare sin dal mattino possono rivolgersi a Enrico e Cristina (055/982662, isarti@technet.it) oppure a don Roberto (055/8389878, donrobertobrandi@libero.it). Le famiglie del Chianti che si rendono disponibili per l’accoglienza, possono comunicarlo ai propri parroci oppure direttamente a don Santhosh (0577/738071, santhosh@interfree.it) o a don Alessandro (055/852041, info@sanleolino.org).