Fiesole

Nike, dallo Sri Lanka in Casentino: storia di una conversione

DI ANTONIO FANITanti mesi sono trascorsi da quando Mons. Meini ha fatto il suo ingresso a Fiesole come nuovo vescovo, eppure non c’era stata ancora l’opportunità di poterlo avere a Strada in Casentino. L’occasione è arrivata grazie alla conversione di Nike, un adulto non cristiano proveniente dallo Sri Lanka che vive a Strada ormai da oltre un anno: dopo la preparazione catechetica, il nostro parroco don Roberto Bresciani, ritenendolo maturo per ricevere i sacramenti della iniziazione cristiana, ha chiesto al vescovo Mario di voler officiare il rito e così visitare la nostra comunità. Tutto questo si è realizzato sabato 23 ottobre durante la S. Messa prefestiva.Il vescovo Mario, quello che per tutti noi era solo un nome all’interno della Preghiera Eucaristica, o solo un volto, visto da lontano a Fiesole o in alcune foto sui giornali, si e rivestito di una presenza concreta, fatta di umanità reale, saluti, sorrisi, interessamento nei nostri confronti, affetto concreto, carezze ai bambini, benedizioni per tutti, fatta di preghiera con noi e per noi: insomma un vero e proprio abbraccio. Molta della comunità parrocchiale di Strada è stata presente alla S. Messa; tutti in Chiesa, dopo la compostezza ed il raccoglimento per la celebrazione, si sono sciolti in un abbraccio altrettanto sincero verso il nuovo vescovo, che in così poco tempo, ha saputo conquistare tutti. E i continui commenti successivi, che i parrocchiani hanno continuato a ripetere per tutta domenica, hanno confermato la nostra iniziale impressione: ormai il Vescovo è nei cuori di tutti noi e nessuno si stupirebbe se, incontrandolo all’improvviso per il paese, venisse salutato come uno di noi.Ma veniamo con ordine al racconto della giornata del Vescovo a Strada in Casentino. Durante il pomeriggio ha visitato i luoghi parrocchiali della Scuola Materna Alterini e del Circolo Parrocchiale Giovanni Paolo II, congratulandosi per tutte le iniziative della nostra comunità. Alle ore 18.00 alla Pieve di San Martino la celebrazione della S. Messa, che, per tutti noi, avrebbe assunto una emozione duplice: conoscere il nostro vescovo ed assistere al Battesimo, Comunione e Cresima di Nike, visto che mai si era presentata l’occasione di assistere, nella nostra comunità, alla cerimonia di una iniziazione cristiana di un adulto.All’inizio della celebrazione, tutti hanno notato con stupore la mano del vescovo Mario posta sulla spalla di don Roberto, in atteggiamento di vicinanza fraterna ed appoggio morale e spirituale, atteggiamento che probabilmente caratterizzerà, questa almeno la nostra lettura, il tipo di rapporto che Mons. Meini vorrà avere coi i suoi sacerdoti.Tutta la celebrazione ha avuto, come fulcro, il pensiero del vescovo verso Nike, che stava per ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Quella di Nike è una storia singolare; arrivato in Italia dallo Sri Lanka, isola posta nell’Oceano indiano, ha conosciuto il Maresciallo Landi, uomo da sempre vicino alla parrocchia e promotore di tante iniziative lodevoli. Facendo servizio nella sua casa, ha scoperto l’amore verso la Santa Madre di Dio e, attraverso di Lei, è giunto a Gesù.Di particolare effetto il sacramento del Battesimo di Nike: profonda la riscoperta del fonte battesimale che il Vescovo Mario ci ha riproposto come luogo importante per la nostra fede, che per tutti si deve rinnovare ogni giorno. Poi la S Cresima e la Santa Prima Comunione, durante le quali il Vescovo ha incoraggiato Nike e, tramite lui tutti noi, a perseverare con costanza e coerenza nella fedeltà al Signore Risorto. Il pensiero più volte espresso da Mons. Meini per Nike, è stato sempre unito al pensiero verso la nostra comunità; comunità, che visitava per la prima volta e verso la quale ha dimostrato da subito un legame forte, come se da sempre avesse pensato a noi, come se il suo pensiero non fosse solo per il gregge, ma davvero per ciascuna persona. Questo suo voler pensare e pregare per ognuno di noi, è apparso chiaro, quando il Vescovo Mario ci ha lasciato il suo augurio più grande: quello di potersi incontrare tutti, salvati, nella casa del Padre che è nei cieli. E al giorno d’oggi un augurio così, purtroppo, non è più così scontato, anche all’interno delle comunità cristiane.Alla luce della straordinaria esperienza che abbiamo vissuto con il nostro Vescovo Mons. Meini per l’iniziazione cristiana di Nike, confidiamo che davvero il nuovo Pastore della Diocesi di Fiesole possa essere per noi grande maestro e sostenitore di quella nuova evangelizzazione all’occidente scristianizzato, di cui anche i nostri territori abbisognano profondamente e per la quale tanto si batte il nostro amato Papa Benedetto.