Il volontariato si allarga in Valdambra, sia con iniziative locali che quelle che guardano oltre il Mediterraneo. Uno dei protagonisti è il sindaco di Bucine, Sauro Testi, che ha risposto ad alcune domande proprio su questo argomento e ci ha confermato il varo del progetto «Cameroon» con il gemellaggio con un comune rurale di quello stato africano: Bakou.Sindaco, come è nato questo gemellaggio con l’Africa?«Quattro anni fa sono ospitammo una squadra giovanile di Bakou con tutti i comuni rurali. Bucine è il rappresentante dell’Italia della carta dei comuni rurali d’Europa. Questi ragazzi dissero che vedevano nel nostro territorio un comune come il loro, con le colline e tante frazioni, di prevalenza agricola, producendo infatti: frutta, caffè, mango, banane. Pur essendoci acqua esistono parecchi problemi, tra questi anche quello sanitario e la nostra esperienza di solidarietà con il popolo del Saharawi ci ha consentito di coinvolgere la nostra gente».In che modo?«Dopo uno scambio di visite ci hanno confermato cosa potevamo fare. L’Aicre si è fatta garante del modello di sviluppo in collaborazione col comune, la Cna, la Banca di Credito Cooperativo, la Polisportiva di Bucine, in particolare attraverso la squadra degli studenti e l’associazione Karibù, capaci di raccogliere fondi e materiali attraverso contatti internet, che ci hanno confermato che si poteva andare avanti. Siamo sempre in contatto con don Francesco, capo della chiesa locale, che durante una visita al nostro comune ha celebrato Messa a San Pancrazio».Che tipo di percorso è?«Il nostro è soprattutto un percorso etico e devo dire di essere emozionato nel vedere le risposte che ci confermano la capacità di dialogo specialmente nei giovani: trovare ideali che si concretizzano e li rendono protagonisti. L’ho visto personalmente durante una conferenza al Liceo Scientifico di Montevarchi. Non ci nasconde la propria soddisfazione e annuncia che partirà un container per Bakou contenente materiale didattico, sanitario, computers per allestire un laboratorio». Ci sono altre iniziative in corso rivolte ad uno «sviluppo equo e sostenibile». Da parte nostra possiamo dire che questo sia il percorso più valido sulla via della pace.