Fra le pietre millenarie dell’abbazia di Farneta il Vescovo trascorre la prima domenica di Quaresima. E’ il terzo anno consecutivo che monsignor Gualtiero Bassetti inizia in una parrocchia il cammino di preparazione alla Pasqua.A portarlo fra le comunità della diocesi la visita pastorale che ha già toccato Arezzo e l’hinterland del capoluogo e che adesso fa tappa nel cortonese. Farneta, Monsigliolo e Montecchio sono i tre paesi toccati dal Vescovo lo scorso fine settimana. Tre comunità affidate ai «Ricostruttori nella preghiera» e guidate da don Guidalberto Bormolini e don Lorenzo Spezia. Monsignor Bassetti le incontra entrando nell’asilo e nelle scuole elementari e medie, andando a trovare i malati nelle loro case, confrontandosi con i consigli pastorali e la popolazione. «Il Vescovo ha dato tutto se stesso per incontrare le nostre comunità – spiega don Bormolini a Montecchio – E la visita pastorale non è un fatto istituzionale ma l’abbraccio di un padre».Il pensiero che monsignor Bassetti lascia in eredità alle tre parrocchie prende spunto dal tempo forte appena cominciato. «La Quaresima – afferma a Farneta – è un richiamo alla conversione, cioè al cambiamento di vita. Non importa cospargersi la testa con la cenere, ma è necessario tornare a Dio col cuore». La mente del Vescovo vola verso il deserto in cui si ritira Cristo per quaranta giorni. «Le tentazioni – sostiene – sono il pane quotidiano della nostra vita. E sono una prova per vedere se il nostro amore verso Dio è realmente autentico». Monsignor Bassetti spiega che «alle tentazioni si risponde con la preghiera, il digiuno e l’ascolto della Parola».E proprio l’attenzione alle Sacre Scritture diventa il fulcro del messaggio che il Vescovo consegna a Montecchio. «Non può bastare l’ascolto di poche frasi durante la celebrazione domenicale – sottolinea – La Parola va meditata: per questo deve entrare nelle case e tornare fra le famiglie». La proposta avanzata dalla diocesi è quella dei piccoli gruppi biblici che monsignor Bassetti rilancia anche nel cortonese. E dal Vescovo giunge anche l’invito a riscoprire la domenica. «La partecipazione all’Eucaristia – afferma – è il sale per ogni cristiano». E monsignor Bassetti aggiunge: «Senza la Parola e senza la mensa eucaristica, le fatiche di ogni giorno diventano insormontabili. Lo dimostrano le difficoltà che affrontano le nostre famiglie, a cominciare dalla fedeltà che diventa sempre più labile». Infatti, spiega il Vescovo, «la fedeltà e l’amore devono trovare la loro sorgente nell’Eucaristia».Altra esortazione significativa è quella alla comunione. «Siate comunità unite – suggerisce il Vescovo – E camminate insieme: laici, sacerdoti e religiosi. Soltanto così sarà possibile rendere una buona testimonianza al mondo». E nell’abbazia di Farneta che monsignor Bassetti definisce «un tesoro prezioso da custodire» il Vescovo parla dei giovani. «Sono la speranza delle famiglie, della Chiesa e dell’umanità. E, come le rondini, indicano anche a noi la primavera». di Giacomo Gambassi