La parrocchia di Pieve Santo Stefano durante il tempo di Quaresima si stringe attorno a un antichissimo simulacro: il Crocifisso di San Damiano, quello a cui Francesco, giunto al bivio più importante della sua vita, pose una domanda: «Signore, che cosa vuoi che io faccia?». E Gesù gli rispose: «Ripara la mia chiesa in rovina». Il Santo intese subito il comando del Signore e si pose febbrilmente a riguadagnare alla causa del Vangelo ampi strati della società che si erano allontanati dalla Chiesa, distratta dal potere temporale e da interessi mondaniDopo Assisi, quando era agli albori della sua missione, il Poverello ritroverà Gesù quasi al termine della sua vita terrena, in un monte posto a dieci chilometri da Pieve: la Verna. Qui, nel calvario serafico, Cristo premiò il suo servo fedele e lo rese partecipe delle sue sofferenze, impremendogli sul corpo i segni delle Stimmate. Contemporaneamente, Gesù rese San Francesco compartecipe della sua gloria, perché, così come appare anche nell’icona di San Damiano, quella croce, strumento di passione e di morte, era diventata un trono, il luogo delle nozze tra Dio e l’Uomo, tra Cristo e la sua Sposa, la Chiesa, cui Lui dona il suo Corpo e il suo Sangue.Domenica 5 marzo 850 crocifissi sono stati benedetti e avviati a tutte le famiglie con un supplemento al ‘pozzo di sicar’ che spiega il contenuto del crocifisso nei dettagli e il programma quaresimale con un ‘impegno-fioretto concreto” per ogni settimana. Venerdì 17 marzo alle 21 il popolo pievano accoglierà in Collegiata una copia del Crocifisso, che sarà accompagnata da un padre francescano e che rimarrà in venerazione di tutti fino alle 12 dell’indomani.Venerdì 24 alle 21 i giovani della Parrocchia condurranno una solenne Via Crucis interna alla chiesa, con meditazioni di padre Raniero Cantalamessa, il celebre predicatore della Casa Pontificia. Un altro incontro di preghiera verrà condotto venerdì 31 da suor Annalisa, una religiosa dell’Auditorium di Roma.Infine, venerdì 7 aprile, Venerdì di Passione, alle 21, avrà luogo il pellegrinaggio alla Verna, per pregare nella cappella delle Stimmate sotto il grande Crocifisso robbiano, il luogo esatto dove Francesco ricevette i segni vivi e veri della Passione di Gesù. Auguriamoci davvero che il Santo di Assisi ci aiuti a fare un vero cammino di penitenza e di conversione.di Massimo Marzocchi