La Chiesa cortonese si appresta a vivere la solenne consacrazione nell’Ordine delle Vergini di una sua figlia, che sarà celebrata dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, nella basilica santuario di Santa Margherita a Cortona, il 25 marzo, alle ore 16.30, per la festa dell’Annunciazione della Vergine Maria.Si legge nel Vangelo di Giovanni: «E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi». Maria con il suo «sì» consente al progetto di Dio e rende possibile il «sì» di ogni credente. Oggi si riallaccia a quello anche il «sì» di Gemma Grazia, chiamata ad esprimere nella «Chiesa sposa», il mistero delle sue nozze con Cristo. La verginità è dono, è espressione della potenza della risurrezione di Gesù nella creatura che crede nella fedeltà del suo Signore. E’ annunzio della gioia del Regno di Dio già presente in mezzo a noi, quale comunione universale al di là e oltre ogni reciprocità umana. Nella ricchezza dei carismi che ha accompagnato sino a oggi la storia della nostra comunità cristiana di Cortona e che ci fa rendere grazie a Dio, si inserisce anche questo nuovo dono, questa presenza umile e significativa di una vergine consacrata al Signore e che continua a vivere nel suo ambito familiare e professionale. Gemma è una donna che si affida a Dio confidando nella preghiera della Chiesa. Si afferma nel rito di consacrazione: «Sii tu per lei, Signore, la gioia, l’onore e l’unico volere; sii tu il sollievo nell’afflizione; sii tu il consiglio nell’incertezza; sii tu la difesa nel pericolo, la pazienza nella prova, l’abbondanza nella povertà, il cibo nel digiuno, la medicina nell’infermità».La consacrazione di Gemma avviene secondo l’antico «Rito di Consacrazione delle Vergini» rinnovato dal Concilio. E’ impregnato dei grandi temi spirituali che hanno alimentato lungo i secoli non solo tante generazioni di vergini consacrate ma anche la vita spirituale della chiesa: verginità, sponsalità, maternità. Oggi sono diverse centinaia le vergini consacrate presenti in varie diocesi italiane, e migliaia quelle presenti nel mondo.La Vergine consacrata è segno della «Chiesa Madre», che genera nel Battesimo figli e figlie; della «Chiesa sposa», chiamata a scegliere e ad appartenere a Cristo come a suo unico sposo; della «Chiesa Diacona» che, a imitazione del suo Signore, è chiamata a servire e a lavare i piedi ai suoi discepoli, a testimonianza di un amore capace di giungere al dono supremo di sé.Il Vescovo Sant’Ambrogio, per evidenziare il legame profondo delle vergini con il mistero pasquale di Cristo, sottolinea come proprio nella Veglia Pasquale siano iniziati alla vita cristiana i catecumeni e alla vita monastica le vergini: «Viene la festa di Pasqua, nella quale sono battezzati i fedeli e ricevono il velo le vergini». La vergine è così una prefigurazione e una «parabola» della vita del Regno ed è segno di quel grande mistero che ha il suo pieno compimento nelle nozze di Cristo con la Chiesa. Vogliamo unirci tutti, piccoli e grandi, uomini e donne, religiosi e laici per pregare con il nostro Vescovo la bella invocazione su Gemma: «Concedi o Padre, per il dono del tuo Spirito, che sia prudente nella modestia, saggia nella bontà, austera nella dolcezza, casta nella libertà. Fervente nella Carità, nulla anteponga al tuo amore; con amore ti tema, per amore ti serva».Lorenzina Ricci