Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La «via crucis» invade le strade dell’aretino.

Nel tempo che precede la Pasqua si fa certamente più vivo il desiderio di questo incontro con il Risorto e ogni parrocchia propone, attraverso serate di riflessioni, meditazione e preghiera, momenti più intensi di fede.Venerdì di quaresima tutti dedicati agli incontri di preghiera ed alla catechesi, guidata da don Giuseppe Badii, quelli promossi dalla parrocchia di San Domenico. Questo l’impegno degli incontri svoltosi nella chiesa di San Domenico e nella Cappella del Villaggio Oriente, dove venerdì prossimo si farà anche una Via Crucis con alcuni quadri viventi a cui prenderanno parte i giovani del Gruppo Scout. Invece, venerdì 14 aprile è in programma la Via Crucis nel centro storico di Arezzo.Ed è una Via Crucis anche quella che inizia dalla penultima stazione, la deposizione di Gesù dalla Croce, la processione del Venerdì Santo a Civitella, una fra le più antiche che si svolgono in Valdichiana, dove si ritrovano i simboli della fede e della tradizione. La «processione del Gesù Morto e dell’Addolorata» sembra non avere un tempo di riferimento ben preciso dal momento che se ne è fatta menzione di generazione in generazione. Il luogo di questa trasmissione era la Messa della domenica delle Palme quando veniva affisso in fondo alla chiesa l’elenco dei turni dei «portatori» e dove si ricordava agli adulti ma anche ai ragazzi l’impegno della «cerca delle pine» da accendere lungo il percorso della processione. Oggi niente pine; l’illuminazione è data dalle torce di resina comperate al market. Comunque, non si sono persi lo spirito e il significato religioso: le fiaccole illuminano l’attesa. In processione gli uomini portano la statua di Gesù morto che le «pie donne» hanno ornato poche ore prima con la ghirlanda di fiori e le ragazze sostengono il simulacro dell’Addolorata lungo i due chilometri del cammino che parte, significativamente, dalla chiesetta della Madonna di Mercatale.Anna Maria Berni