Arezzo - Cortona - Sansepolcro

In festa con la musica nelle piazze E a spasso con Piero della Francesca

Festa insieme, in barba alle mille feste private che punteggiano anche le nostre città. Lì dove le feste spesso escludono invece di accogliere, dividono invece di unire, proprio come i muri dei Paesi in guerra. No, di feste, di feste vere e di spettacoli vivono le Piazze di maggio.CONCERTO INTORNO ALL’ORGANOAvete mai visto l’organo della Verna: 5mila canne, cento registri, un gigante che quando apre la bocca non può lasciare indifferente. Nel pomeriggio di lunedì 8 maggio alle 17 il gigante nel Santuario duetterà con i «bambini»: i piccoli strumenti, quelli che raramente si incrociano con il monumento della musica spirituale. Alla ricerca comune di inedite strade di armonia, tra i vicoli di una nuova cittadinanza, forse non solo musicale. Ad esibirsi Carlo Bava (ciaramella), Massimo Giuntini (Uillean pipes), Giovanni Galfetti, Daniele Proni e Alessandro Tricomi (organo), Marco De Novellis (tromba), Stefano Fanticelli (flauto). E il Coro del Liceo Musicale di Arezzo diretto da Alessandro Nardi.PINOCCHIO: DA BURATTINO A CITTADINOMartedì 9 alle 21 un economista vestito da Pinocchio, Franco Belli, che ha scritto e interpreta questo testo, misto di ironia e verità, nel quale il burattino e il cittadino fanno la staffetta come nel libro, ma non capisci davvero più da quale parte stiano la verità e la libertà. Belli, accompagnato alla chitarra da Giorgio Albiani e Silvio Trotta, sarà al centro di una serata tutta favola sotto il tendone di Rondine. Con le opere di Mauro Capitani, e il suo incredibile gioco dell’oca. E una parte della mostra di Fabrizio Peli: Pinocchi di tutto il mondo, e di tutte le edizioni, dove affondare il naso.LA FESTA MULTIETNICAE’ la festa che ti coinvolge e ti spinge a danzare e a cantare. Una sferzata di energia, le cui scosse arrivano da mezzo mondo a Rondine, mercoledì 10 alle 21. Partono dal deserto del Thar, la terra da cui sbarcano i Gypsies del Rajasthan, una nuvola di mangiafuoco, ballerini, cantanti, gitani e artisti nell’anima. Con loro le voci dell’Appennino, i Viulan, le cui canzoni vengono strappate alla memoria e restituite alla gente. E l’ironia sferzante ma a tratti malinconica di Riccardo Marasco, la voce di Firenze. E la melodia struggente dei Shalom Klezmer, musica e insieme preghiera. E infine la voce nera di Tom Philips Bangura, il sound strappato alla guerra della Sierra Leone, il sorriso che cova sotto un velo di dolore. In una notte di canti e danze per riconoscersi popolo: città ma in movimento, fragile ma viva.A PASSEGGIO CON PIEROLo stesso itinerario accomuna i due spettacoli finali. A spasso con Piero della Francesca, ovvero sulle orme di un artista e dei suoi luoghi. Come Sansepolcro, dove venerdì 12 alle 16 avvolgere di musica e parole, affidate a Giorgio Albiani e Matteo Belli, il Volto Santo della Cattedrale alla Resurrezione del Museo. E soprattutto la sera dopo ad Arezzo: nella Basilica di San Francesco, sabato 13 alle 21, nel primo testo teatrale eseguito sotto la «Leggenda della Vera Croce» da quando Banca Etruria e la Soprintendenza ne hanno completato il restauro. «Le guerre di Piero», i volti degli affreschi e quelli reali a rincorrersi. Guerre che non finiscono su un muro, non si combattono solo lontano da noi ma anche a un passo o addirittura dentro di noi. Storie e sofferenze del passato intrecciate con quelle dei nostri giorni. Protagonisti saranno Veronica Pivetti, attrice nota anche al pubblico televisivo, e Marco Baldini, la «spalla» di Fiorello nel programma cult «Viva Radio2».