Nel suo primo messaggio rivolto agli operatori delle comunicazioni il Papa richiama l’ultima lettera apostolica di Giovanni Paolo II, «Il rapido sviluppo», e invita radio, tv, giornali e internet a «svilupparsi come rete di comunicazione, comunione e cooperazione, aiutando uomini, donne e bambini a diventare più consapevoli della dignità della persona umana, più responsabili e più aperti agli altri, soprattutto ai membri della società più bisognosi e più deboli».Il pensiero del Papa corre, in particolare, alla famiglia e ai bambini, che più di ogni altro dei media subiscono suggestioni e condizionamenti. «La necessità di sostenere e incoraggiare la vita matrimoniale e familiare – scrive Benedetto XVI – è di particolare importanza, proprio perché si fa riferimento al fondamento di ogni cultura e società»; inoltre, in collaborazione con i genitori, «i mezzi della comunicazione sociale e le industrie dello spettacolo possono essere di sostegno nella difficile ma altamente soddisfacente vocazione di educare i bambini, presentando modelli edificanti di vita e di amore umano».Nella nostra diocesi, la celebrazione della giornata delle comunicazioni sociali costituisce l’apice di un anno pastorale assai intenso, iniziato con il convegno de La Verna sul tema «Chiesa e comunicazione» e proseguito con l’avvio, in quindici parrocchie «pilota», dell’esperienza degli animatori della comunicazione e della cultura, la nuova figura pastorale chiamata a sollecitare nelle comunità cristiane un uso responsabile e critico dei mezzi di comunicazione, divenendo lettori, ascoltatori e telespettatori consapevoli, e non semplicemente banali consumatori di media.In questi mesi gli oltre quaranta animatori della comunicazione della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro hanno segnalato alle loro comunità letture, film, programmi tv e radiofonici da seguire o da evitare; hanno organizzato conferenze e incontri di riflessione, promosso rassegne stampa, costruito siti internet e diffuso i media di ispirazione cattolica, a partire da Toscanaoggi, Avvenire, Telesandomenico e RadioIncontri.Il programma diocesano della giornata delle comunicazioni sociali culminerà con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario generale monsignor Giovacchino Dallara nella Pieve di Santa Maria, ad Arezzo alle ore 11.15, e animata dalla comunità delle Figlie di San Paolo, di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della presenza in città. di Massimo Rossi