Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Un nuovo tetto per la cappella della Madonna del Conforto

Da quasi duecento anni una cappella neogotica custodisce l’immagine miracolosa della Madonna del Conforto. Tre navate, un’abside e le cupole affrescate formano lo scrigno incastonato nella cattedrale dove Arezzo continua ad inginocchiarsi per rendere omaggio alla Vergine che il 15 febbraio 1796 liberò la città dal terremoto. E’ una costruzione imponente che ha visto sfilare generazioni di aretini.Ma lo scorrere del tempo ha cominciato a farsi sentire sulla struttura completata nel 1817. Le infiltrazioni d’acqua stanno compromettendo il tetto della cappella e la pioggia che penetra nell’intercapedine ha rovinato anche gli affreschi fino a causare un piccolo crollo della patina dipinta.Il parroco della cattedrale, monsignor Alvaro Bardelli, non è rimasto in silenzio e ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme che è dato raccolto dalla Confesercenti. Con uno slancio senza precedenti, l’associazione di categoria ha scelto di promuovere una campagna per finanziare il restauro del tetto della cappella che comincerà in estate.L’iniziativa è stata presentata sabato scorso nel palazzo vescovile di Arezzo. A fare gli onori di casa il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. «Si tratta di un intervento che non ha soltanto un valore estetico, ma che dimostra l’affetto e la vicinanza di una città a Maria». Monsignor Bassetti ha ricordato come la diocesi abbia un vasto patrimonio artistico. «Sono oltre 1500 le chiese monumentali sparse sul nostro territorio. Ed è impensabile assicurarne la manutenzione facendo affidamento soltanto sull’otto per mille». Il Vescovo ha saluto con entusiasmo la proposta avanzata da Confesercenti e l’ha incoraggiata. «Sono convinto che sarà sostenuta da molti».Mente dell’intervento il vice-presidente dell’associazione di categoria, Alberto Papini. «Sarà un’operazione delicata – ha spiegato – Occorrerà smontare il tetto e realizzare un’efficace impermeabilizzazione». Il progetto è stato messo nero su bianco in un protocollo d’intesa firmato da Confesercenti, Opera del duomo e Alpaco, l’impresa aretina che farà da capofila nell’appalto dei lavori. I dettagli della campagna sono stati illustrati da Mario Checcaglini, segretario di Confesercenti. Due saranno i percorsi adottati. Da una parte si punterà sulla raccolta di fondi cui potrà partecipare chiunque. Dall’altra l’associazione si è impegnata ad assemblare 50mila euro sensibilizzando i commercianti e gli imprenditori della città. «Nei prossimi giorni partiranno 4mila lettere – ha detto Checcaglini – E i contributi saranno detraibili delle spese aziendali». Garante della raccolta sarà Pietro Faralli, presidente della Camera di Commercio.Soddisfazione è stata espressa dall’Opera del Duomo presieduta da monsignor Pietro Bernini. «Ci auguriamo – ha affermato il segretario dell’Opera, Iacopo Gori – che si ripeta quanto avvenne alla fine del 1700 quando l’intera città partecipò alla realizzazione del famoso santuario mariano». Giacomo Gambassi