I giovani della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si mettono in viaggio lungo le strade del comprensorio. E lo fanno con un crocifisso sulle spalle che passerà di mano in mano, di comunità in comunità, per i prossimi sette mesi. E’ «pellegrinaggio della croce» organizzato dalla Centro di pastorale giovanile. Un’avventura nata ispirandosi ai mille percorsi fatti dalla grande croce delle Giornate mondiali della Gioventù e costruita intorno ad un versetto del vangelo: «Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me».Ad indicare la rotta sarà una riproduzione del Cristo del Cimabue, capolavoro del Rinascimento conservato ad Arezzo. E proprio dalla basilica di San Domenico, nel centro storico della città, partirà il pellegrinaggio. Con il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, che domenica 1 ottobre alle 18.30 consegnerà ai giovani il crocifisso destinato a muoversi per la diocesi. «La croce che entrerà nelle chiese ma che è anche quella appesa nelle nostre case o nei luoghi di lavoro – spiega monsignor Bassetti – ci ricorda la missione del cristiano: testimoniare a quanti sono smarriti che in mezzo ai loro conflitti si apre una sorgente d’amore che è fonte di libertà, di comunione e di speranza».Sembra quasi una scommessa controcorrente invitare i ragazzi ad alzare lo sguardo verso il legno che racchiude il mistero della salvezza. «E invece la croce ci dice che la vita è bella quando è spesa per amore – afferma monsignor Giancarlo Rapaccini, responsabile della pastorale giovanile della diocesi e mente dell’iniziativa – Oggi il mondo giovanile vive un’apatia segnata dalla mancanza di prospettive e di ideali. Eppure i ragazzi amano vivere. Ecco, quindi, la proposta della croce: soltanto se si passa attraverso una vita offerta e donata per gli altri, è possibile arrivare alla felicità e risvegliare un irresistibile interesse per il mondo».«L’idea del pellegrinaggio – spiega don Danilo Costantino – è legata al fatto che sotto la croce i giovani si sono uniti tante volte. Adesso la Pastorale giovanile avverte l’esigenza di dare un valore più profondo al nostro cammino di fede». L’iniziativa servirà anche da collante fra le parrocchie. «Può succedere – spiega don Danilo – che le comunità tendano a chiudersi nel proprio guscio. Per questo abbiamo avvertito l’esigenza di scommettere su un’idea di ecclesialità che parta dai giovani e che diffonda all’intera diocesi».In trenta settimane il volto reclinato di Cristo dipinto da Cimabue toccherà tutte le zone pastorali della diocesi. E ogni sosta sarà scandita da tre momenti-chiave: una veglia di preghiera, un incontro di formazione e una serata di festa. «Né più né meno come avviene nella vita di tutti i giorni – spiega don Danilo – dove si intersecano la fede, la conoscenza e la vivacità». Al termine di ciascuna tappa i giovani della parrocchia consegneranno a mano la croce alla comunità successiva «proprio per dare l’idea del pellegrinaggio», afferma don Danilo.L’esperienza dei prossimi mesi avrà un’appendice in estate: da sabato 21 luglio a domenica 5 agosto si svolgerà il pellegrinaggio a piedi lungo le vie della diocesi. Sedici giorni di cammino, con una media di venti chilometri al giorno, per scoprire gli angoli sconosciuti di una terra ricca di spiritualità.Si parte da Arezzo e si torna ad Arezzo. Sarà una sorta di viaggio con andata e ritorno il «pellegrinaggio della croce». La riproduzione del Cristo del Cimabue toccherà tutte le zone pastorali: ad ottobre il capoluogo, a novembre la Valdichiana, fra dicembre e gennaio la zona di Cortona e di Castiglion Fiorentino, a febbraio la Valtiberina, a marzo il Casentino e ad aprile il Valdarno e il Senese. In ogni zona il crocifisso resterà per un mese e sarà accolto da quattro parrocchie che potranno metterlo a disposizione di altre comunità. La conclusione coinciderà con la notte di preghiera per le vocazioni che sarà ospitata la sera del 5 maggio nella basilica di San Domenico ad Arezzo da cui il pellegrinaggio è cominciato. La prima tappa del pellegrinaggio è nella città di Arezzo. Domenica 1 ottobre alle 18.30 il Vescovo consegnerà il crocifisso nella basilica di San Domenico. Poi i giovani si recano alla Pieve dove è previsto un momento di adorazione. Venerdì 6 ottobre alle 21 la chiesa di San Donato ospiterà l’incontro di formazione; sabato 14 ottobre a Saione, alle 21, è in programma la veglia di preghiera; e domenica 22 ottobre all’Orciolaia ci sarà una grande festa a partire dalle 18. Domenica 29 ottobre avverrà la consegna del crocifisso alla zona della Valdichiana nella chiesa di Badia al Pino alle 11.di Giacomo Gambassi