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Acli e sociale: successo per il «punto amico»

Ad oggi, infatti, sono stati oltre mille i cittadini che si sono rivolti allo sportello: di questi 725 nel solo periodo che è andato 1° gennaio 2006 al 30 giugno. «Le Acli aretine che da 60 anni operano a fianco dei cittadini – spiega la presidenza dell’associazione – hanno saputo leggere i mutamenti dei bisogni e l’aumento della complessità sociale, scommettendo su un servizio pensato per migliorare l’accessibilità delle persone alle informazioni sulle risorse sociali e sanitarie disponibili nel nostro territorio. Avere a disposizione servizi e opportunità può non significare molto se i cittadini non sono a conoscenza della possibilità di accedervi. Data la mia situazione di disagio quali sono le possibili risposte? che devo fare? da chi devo andare? Sono solo alcune delle domande che ci vengono poste quotidianamente da chi cerca risposte alle proprie necessità». Così le Acli aretine hanno voluto creare un luogo dove sono stati privilegiati l’accoglienza e l’ascolto dei bisogni delle persone, per poi indirizzarli verso le risorse pubbliche e del privato sociale esistenti. Si tratta perciò di una preziosa opportunità che viene messa a disposizione della città e che è stata accolta con favore da famiglie e anziani alle prese con difficoltà e problemi quotidiani. Inoltre, le Acli esprimono compiacimento perché l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Arezzo ha presentato l’esigenza di istituire uno «sportello unico per i servizi sociali», confermando la validità delle indicazioni che le Acli avevano sottoposto già due anni fa all’amministrazione comunale. Ma l’associazione esprime anche la perplessità sull’indicazione di «arroccare» lo sportello unico negli uffici di piazza San. Domenico. «Le Acli ritengono – dichiara la presidenza aretina – che andrebbero valorizzate le tante realtà presenti sul nostro territorio che se ben coordinate possono creare una rete di sportelli unici e non un unico sportello».