Un appuntamento di preghiera, riflessione e condivisione all’insegna della comunità monastica fondata da frère Roger Schutz in Francia che si propone di essere un segno di riconciliazione tra i cristiani divisi e tra i popoli separati.Il raduno aretino, ribattezzato «Arezzo incontra Taizé» e organizzato con l’Ufficio scuola e il Centro di pastorale giovanile, è stato presentato nell’atrio d’onore del Palazzo della Provincia che fa da cornice fino 19 novembre alla mostra fotografica dal titolo «Da Arezzo a Taizé» (nella foto). «L’incontro – ha spiegato il presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli – è un appuntamento importante per il nostro territorio e farà vedere come i giovani si possano ritrovare con uno stile sobrio». Lo ha ribadito anche Marco Bonci, direttore dell’Ufficio scuola della diocesi. «L’evento – ha affermato – è stato voluto ad Arezzo dai giovani della città che sono legati all’esperienza di Taizé e che ogni mese si ritrovano insieme per pregare. Nella nostra città sono in molti ad aver conosciuto la comunità monastica francese e l’incontro con Taizé lascia sempre il segno».Fra gli organizzatori anche il Centro di Pastorale Giovanile. «E’ un’iniziativa da accogliere con gioia – ha detto don Danilo Costantino – Due saranno i momenti centrali del fine settimana: la preghiera in cattedrale del dopocena di venerdì e di sabato. Si passerà dall’adorazione della croce alla meditazione sulla Resurrezione». Ha lanciato un appello ad Arezzo l’assessore alle politiche giovanili del Comune, Lucia De Robertis. «Nei prossimi giorni ogni ragazzo della città avrà la possibilità di incontrarsi con chi viene da fuori per questo significativo evento e potrà toccare con mano un modo forte di vivere la fede». Poi un invito accorato. «Arezzo dimostri di essere una città accogliente e le famiglie si facciano avanti per ospitare i giovani che giungeranno».Il Vescovo di Arezzo ha inviato un suo messaggio. «Taizé – ha scritto monsignor Gualtiero Bassetti – è un’esperienza di speranza e la speranza sono i giovani. Per questo vorrei invitare tutti, e in particolare i giovani, a partecipare a questo evento.