Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Frère: sono incontri importanti

Certamente uno dei più significativi è stato l’incontro con frère John, monaco della fraternità francese. Personalità schiva, perfino austera nella sua semplicità, americano trapiantato a Taizè, è responsabile del settore giovanile della comunità e si occupa delle settimane di studio e di incontro che permettono a molti ragazzi di avvicinarsi alla parola del Signore. «A Taizè – spiega lui – vengono tanti giovani per fare con noi un’esperienza di preghiera, di lavoro comune e di approfondimento biblico. Speriamo che questo non sia soltanto un passaggio, una transizione, ma anche qualcosa da riportare a casa. Il fatto che un gruppo di giovani abbia deciso di vivere qui dal Arezzo un’esperienza come quella fatta a Taizè, è molto importante perché fa capire che c’è la voglie di continuare questa esperienza, di non viverla come qualcosa da fare solo lontano da casa». Frère John è soddisfatto dello scambio che ha avuto con i giovani giunti ad Arezzo da tutta Italia. «C’è stata la gioia di ritrovarsi, perché alcuni sono amici. Non è soltanto un’amicizia umana, ma è un’amicizia che è radicata in Cristo». E il messaggio di Taizè è più che mai attuale per i giovani d’oggi. «Cerchiamo di essere un piccolo segno del Vangelo, e speriamo che il Vangelo parli ai giovani come ha sempre parlato alle persone. La cosa importante è vedere le situazione in cui si trovano i giovani e capire come avvicinarli a Cristo». Daniela Argento