In questi ultimi giorni la cronaca ci ha mostrato un quadro degli adolescenti inquietante segnato dalla violenza e dall’odio. Fortunatamente, però, ci sono anche delle realtà che rappresentano una vera e propria speranza rispetto a tutto ciò. Una di queste si trova nella parrocchia di San Giovanni Evangelista a Sansepolcro ed è rappresentata dal gruppo giovanissimi che non a caso si chiama «Angeli della Speranza».Il gruppo è formato da giovani che vanno dai 14 ai 18 anni che ogni settimana si incontrano per parlare, confrontarsi, leggere la parola di Dio e pregare. Nel mese di aprile, i ragazzi del gruppo mettono in scena il tradizionale recital di Pasqua, mentre a luglio animano le giornate di «aperti per ferie», a cui prendono parte i bambini del catechismo. Insomma, le iniziative sono tante ma non si fermano qui. Infatti, recentemente è stata adottata a distanza una ragazza del Perù, Alberta, che grazie al contributo dei ragazzi della parrocchia può proseguire i suoi studi in una scuola di sartoria.Stare in gruppo non è comunque facile e spesso si discute, anche animatamente, perché «abbiamo caratteri diversi», dice qualcuno di loro, e perché «non ci siamo scelti». ricorda qualcun’altro.«No, non si sono scelti, ma è Qualcuno che ci ha chiamati perché stessimo insieme e conoscessimo il suo amore e la sua Parola di speranza», spiega padre Luigi Ruggiero, che assieme a Stefano Polchi guida il cammino del gruppo da due anni. Le difficoltà sono molte. Innanzitutto, la realtà che circonda i ragazzi non di di quelle che favoriscono la responsabilità della fede. Anzi, il quotidiano si presenta sotto le mentite spoglie di una «ragione forte e umana» che in realtà è spesso solo debolezza, paura di riconoscere di essere stati creati da Dio.E qual è la forza per vincere tutto ciò su cui scommettono i ragazzi della Concattedrale? E’ quella che viene nell’incontrarsi non solo nei momenti «ufficiali», ma anche nella vita di tutti giorni, affrontandola come veri e propri fratelli perché nonostante le incomprensioni «ci vogliamo bene» e perché «la nostra vera ricchezza sta proprio nella nostra differenza». Per padre Luigi, poi, «l’importante è seminare e anche se non si vedono oggi tutti i risultati, un giorno saranno ben visibili». Per questo anche il futuro è pieno di speranze per questi ragazzi, come ad esempio quella di far crescere il gruppo con nuovi amici, quella di farsi sempre più segno di fede anche per gli altri e nell’immediato. Domenica 26 novembre il gruppo ha in calendario un appuntamento importante: nel duomo di Sansepolcro, di fronte al Vescovo, monsignor Bassetti, i giovani prometteranno di proseguire questo percorso di vita e di fede assieme. La speranza, quindi, può volare in alto. Proprio come fanno gli angeli. Lorenzo Canali