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Arriva l’olio nuovo: ed è subito festa

L’olio di oliva è un prodotto tenuto da sempre in grande considerazione. Nella letteratura, nell’arte, nel simbolismo religioso, l’olio è adoperato spesso come figura di abbondanza, letizia, forza, soavità, fecondità e incorruttibilità; è preso pure per indicare realtà di ordine soprannaturale, come la Grazia, la misericordia, l’effusione dei carismi dello Spirito Santo.Non c’è quindi da sorprendersi che il prestigio di cui l’olio di oliva ha goduto fin dai tempi arcaici si sia trasmesso anche nei tempi moderni, per cui il prodotto è sempre ricercato e la sua produzione costituisce motivo di festa e occasione di aggregazione. Ne sono testimonianza le «feste dell’olio» che in questo periodo si susseguono nelle nostre zone per sottolineare le peculiarità di questo prodotto della natura, grande risorsa dell’economia ed elemento insostituibile della dieta mediterranea. Condimento noto ed apprezzato in tutto il mondo, l’olio conferma il suo alto valore nutrizionale, apportatore di validi e particolari componenti, come i fenoli, fattori antiossidanti e antinvecchiamento.Oltre ad avere una significativa valenza nutrizionale, l’olio è un attimo e gustoso alimento: si gusta nei nostri paesi come «bruschetta» o «fettunta», maniera tradizionale di assaporare il buon olio su pane abbrustolito strofinato con aglio e cosparso di sale e pepe. Tutte le nostre regioni del centro e sud Italia, ma in particolare le nostre colline toscane, sono ricche di piatti della tipica cucina locale dove l’olio è protagonista di gustosi legami tra sapore, colore, proprietà organolettiche. Numerose sono anche le varietà diffuse soprattutto nelle colline toscane, come il leccino, il frantoio, il moraiolo.Data l’importanza del prodotto nell’economia e nella cucina locale, l’olio di oliva toscana viene oggi tutelato da un Consorzio che ne difende, insieme all’origine, la specifica identità qualitativa e l’indicazione delle proprietà organolettiche.