Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Archeologia, un tesoro da tutelare
La giunta regionale dovrà favorire operazioni di sistema per permettere agli enti che realizzano un parco archeologico di progettare strategie comuni «per ottimizzare finanziamenti, politiche di tutela, corretta gestione, intelligibilità e promozione». L’esecutivo regionale dovrà inoltre valorizzare il patrimonio archeologico toscano in collaborazione con Comuni e Province. La decisione da parte del Consiglio regionale è arrivata dopo alcuni sopralluoghi nei centri archeologici più a rischio. «E’ necessario rientrare in una logica di sistema che coinvolga pubblico e privato – ha detto Ambra Giorgi, presidente della commissione – Il ruolo della Regione è quello di favorire questo processo». In questa prospettiva i tre siti individuati, con gli scavi più recenti, nella loro diversità, rappresentano alcuni aspetti paradigmatici di diverse forme di gestione. Giorgi ha quindi sottolineato la necessità di attuare correttamente il Codice dei beni culturali e del paesaggio, che definisce in modo preciso i parchi archeologici, scoraggiando interpretazioni superficiali e semplicistiche. «Per Cortona – afferma il sindaco Andrea Vignini – è un atto molto importante per molti motivi: in primo luogo viene riconosciuta la qualità del lavoro fatto in questi anni, viene dimostrato l’alto valore scientifico del nostro progetto ed infine si pongono le basi per il futuro in quanto il parco archeologico di Cortona può riservare ancora molte sorprese e scoperte». Insomma, Cortona continua ad essere un punto di riferimento per coloro che vogliono toccare con mano il misterioso mondo dell’archeologia.