Partendo dal collaudato slogan «Il presepe di un paese, un paese nel presepio», hanno riprodotto in scala con tutti i particolari e gli effetti scenici un angolo della cittadina termale come, forse, nessun rapolanese oggi vivente ha potuto vedere, e ricostruito solo grazie a illustrazioni e foto d’epoca.Si tratta dell’attuale complesso delle Terme San Giovanni, come si presentava agli inizi del 1900. Il presepe ha un ciclo che riproduce le 24 ore del giorno con alcuni effetti, come i camini che fumano, la sorgente delle acque termali, il mulino e i vari eventi metereologici che hanno già meravigliato centinaia di visitatori.Nel presepe di Rapolano, infatti, grazie a meccanismi appositamente studiati e da qualche tempo grazie anche alle moderne tecnologie informatiche e alla passione disinteressata di artisti della domenica, di artigiani e di ingegneri, si può meditare il mistero della discesa sulla terra del Figlio di Dio in una cornice di quotidianità storica riprodotta con un verismo che ha del sorprendente, quasi che l’ambiente e la vita del paese si fossero all’improvviso miniaturizzati in un impossibile bonsai.E’ dal 1994 che la parrocchia guidata da don Giuseppe Bruni realizza la sacra rappresentazione nel cuore del paese. Nel corso degli anni i cultori del presepe di Rapolano hanno fatta nascere Gesù nella piazza del mercato, fra le vie vicine al palazzetto signorile, accanto a porta Sant’Antonio, nella pieve di San Vittore e fra le cave di travertino.Oltre al presepe monumentale i presepisti raponalesi hanno anche aperto il loro museo del presepio e la mostra con i presepi inviati da appassionati di tutta Italia dove, tra l’altro, i più piccini possono incantarsi davanti ad un presepe meccanico, decisamente naif, ma di sicuro impatto emotivo. Il museo nazionale del presepe è nato nel dicembre 2001 nei locali della parrocchia di Santa Maria Assunta e ha lo scopo di far conoscere la tradizione presepistica italiana con particolare riferimento ai metodi e alle tecniche costruttive adottate in ogni regione. Al visitatore viene offerto un percorso di fede, meditazione, preghiera nel recupero dei valori semplici che, facendo perno sul Natale, riconducono all’essenzialità