Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Il Papa che volle il Concilio di Lione
Si chiama Tebaldo Visconti, è nato a Piacenza nel 1210 ed è un arcidiacono quando viene eletto Papa. Sotto il suo pontificato, Firenze è funestata dagli scontri fra guelfi e ghibellini e il futuro beato sarà il Papa che lancerà su di essa l’interdetto che viene esteso a tutta la Toscana. Il nome di Gregorio X è legato al concilio ecumenico di Lione che si apre il 7 maggio 1274 e dura fino al 17 luglio. L’argomento principale è la riunificazione con la Chiesa d’Oriente, ma negli altri 31 canoni sono esposti numerosi decreti rimasti fondamentali per la Chiesa: da quello che riserva al Vescovo la facoltà di impartire il sacramento della cresima a quello che condanna l’opinione secondo cui Cristo avrebbe proibito alla gerarchia ecclesiastica di avere proprietà. Il 16 luglio viene promulgata anche la costituzione «Ubi periculum» sull’elezione pontificia che decreta l’obbligatorietà del conclave per il Sacro collegio dei cardinali e punta ad accelerare l’elezione del Papa. Di ritorno dalla Francia, Gregorio X si ammala in Toscana e muore ad Arezzo il 10 gennaio 1276.