Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La «Buitoni» compie 180 anni Ma il Comune lo ha dimenticato

La storia di Sansepolcro è stata attraversata dalla storia della Buitoni avendola segnata profondamente oltre che nell’economia anche nella sua vita sociale e culturale, quindi ricordare quegli eventi è particolarmente significativo perchè non vadano perdute le radici della comunità cittadina.Ma la Buitoni è ancora oggi una realtà importante nel settore alimentare per ciò che riguarda la produttività della nostra città e dell’intera vallata in quanto è fonte di occupazione per molti e quindi sostentamento per tante famiglie oltre al risvolto economico che deriva da un’azienda a livello internazionale anche per l’indotto locale. Ricordo quando i due candidati a sindaco di Sansepolcro, Franco Polcri e Bruno Graziotti – nel ballottaggio dell’11 e 12 giugno 2006 – chiusero la campagna elettorale insieme recandosi allo stabilimento Buitoni di Sansepolcro dove i lavoratori lo stavano presidiando da giorni perchè il suo destino sembrava essere segnato ed un brivido gelido attraversava le tante famiglie. Quelle nubi che facevano presagire niente di buono sono passate e tutta la Valtiberina ha tirato un sospiro di sollievo. Ma occorre tenere sempre alta la guardia perché, se sullo stabilimento le nubi si erano allontanate, non per questo si poteva dire che erano svanite.L’amministrazione Ugolini in vista di questa celebrazione affidò a Massimo Canosci nominato assessore con delega alle attività produttive, l’organizzazione dell’evento che avrebbe celebrato l’anniversario della fondazione della Buitoni. Cercando fra gli atti amministrativi c’è una delibera di giunta del settembre 2005 la realizzazione della fase preparatoria della «Festa della Pasta». Delibera che conferiva l’incarico di studio e consulenza a Davide Paolini per la realizzazione «di quanto di seguito descritto che formerà oggetto di apposita convenzione» che sarà firmata oltre da Paolini – in qualità di incaricato – anche da Antonella Piccini in qualità di responsabile del servizio. Cinque i punti elencati tra cui gli impegni di Paolini e i compensi che venivano erogati con tanto di copertura finanziaria. Le somme indicate erano stabilite rispettivamente in 5mila euro per Paolini e in altri 5mila euro – come corresponsione di indennità – a personalità scelte da Paolini per partecipare al forum sul quale avrebbero relazionato come competenti in materia. Poi c’è una determina per la liquidazione del compenso.Questi sono gli atti che volevano mettere le basi per celebrare questa ricorrenza. Adesso l’attuale maggioranza (che era l’opposizione di ieri e la maggioranza di ieri che è l’opposizione di oggi) dovrebbero dire alla città che cosa vogliono fare – e soprattutto se hanno pensato e se sì che cosa abbiano pensato – per non vedere andati in fumo qualche migliaia di euro e soprattutto per ricordare un evento che ha fatto indubbiamente la differenza per Sansepolcro. di Alessandro Boncompagni