Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Come far scoprire ai ragazzi la confessione

Sono una giovane catechista ed accompagno un gruppo di bambini di otto anni che termineranno questo anno di formazione con il sacramento della Riconciliazione. Non è molto facile presentare questo sacramento a dei bambini, per questo vi chiedo qualche suggerimento.Gianna Durante il cammino catechistico, intorno agli otto-nove anni i fanciulli, che cominciano a discernere con sempre maggiore autonomia ciò che è bene e ciò che è male, si avvicinano al sacramento della Riconciliazione. È quindi molto importante aiutarli a comprendere che ogni scelta, nel bene e nel male, incide nella propria vita e in quella degli altri. Non è un compito facile per noi catechisti, soprattutto perché viviamo in un mondo che ha relativizzato tutto, dove ognuno decide personalmente ciò che è bene e ciò che è male, il che è molto diverso dal decidere personalmente ed in piena libertà se seguire la via del Signore o andare per un’altra strada.La consapevolezza dell’essere peccatori è sempre più rara, basti pensare all’abbandono del sacramento della Penitenza da parte di tanti cristiani. Eppure San Paolo nella lettera ai Romani 12 dice: «Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato». L’uomo è libero di scegliere tra ciò che è bene e ciò che è male, ma resta fermo il fatto che il bene e il male esistono e sono ben distinti. La mentalità di oggi purtroppo molto spesso trae in inganno, perché ci dice che non esiste una Verità, ma tante verità e questo messaggio arriva e si insinua nella mente e nel cuore. Il tutto mi porta a pensare come sia difficile oggi più che mai avvicinare i bambini alla confessione. E non solo loro.L’itinerario catechistico intende guidare i ragazzi a scoprire che la vita morale cristiana è ispirata al comandamento dell’amore, a conoscere i comandamenti ed il loro significato, a decidersi per la fiducia, la fedeltà e l’impegno verso Dio e verso il prossimo. Parlare ai fanciulli di una «legge» li fa pensare a obblighi e sanzioni, invece è importantissimo che capiscano e sperimentino che la legge di Dio è legge di amore, perdono gratuito, libertà e gioia. L’amore gratuito di Dio Padre per ognuno di noi è il messaggio, la buona notizia da passare ai nostri ragazzi. Recentemente ho trovato due racconti (da Bruno Ferrero, Nuove Storie, Elle Di Ci), che potranno essere di aiuto ai catechisti: il primo è La felicità a scoppio ritardato, in cui si racconta l’avventura di un giovane che trova la felicità nell’obbedire e nel fidarsi solo della parola del re. Il secondo è Perché esistono i deserti, da un’antica leggenda marocchina, che insegna la responsabilità collettiva: il deserto si è formato perché ad ogni peccato di un uomo Dio faceva cadere sulla terra un piccolo granellino di sabbia.Il tempo di Quaresima è un tempo propizio per riscoprire la Chiesa come popolo di Dio in cammino che desidera amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come se stessi. Se cerchiamo un amico che ci accompagni in questo cammino e ci sia di esempio con la sua storia possiamo presentare Zaccheo. Dopo aver letto il brano possiamo far riflettere i ragazzi e cercare di evidenziare il parallelo fra la sua storia e la nostra.Anche la cura nel preparare la celebrazione della Confessione è fondamentale, se si è lavorato su Zaccheo un’idea potrebbe essere quella di far trovare in chiesa una piccola casa di cartone da porre ben in evidenza, dove i ragazzi metteranno un foglietto con il proprio nome dopo essersi confessati come segno dell’ incontro con Gesù. Il perdono che riceviamo è un dono gratuito del Padre verso noi suoi figli, uniamoci ai nostri bambini e ragazzi e riscopriamo anche noi adulti, catechisti e genitori la bellezza e il fascino del perdono. Buon cammino quaresimale.Isa Cini