Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Duemila aretini attesi in piazza San Pietro per l’udienza generale con Benedetto XVI
Saranno quasi duemila i pellegrini della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che parteciperanno all’udienza del Papa in piazza San Pietro inserita nel programma della visita «ad limina» dei Vescovi della Toscana dal Papa. Se i pastori della Chiesa toscana saranno in Vaticano dal 16 al 21 aprile, i fedeli diventeranno i protagonisti di un grande pellegrinaggio a Roma che si svolgerà mercoledì 18 aprile. Il viaggio sulla tomba di Pietro sarà l’occasione per riunirsi intorno a Benedetto XVI e ai Vescovi della Toscana che presenteranno al Santo Padre il volto della Chiesa regionale. Il pellegrinaggio coinciderà con l’udienza che ogni mercoledì il Pontefice tiene in Vaticano. All’incontro parteciperanno i fedeli delle 18 diocesi toscane: in tutto sono attesi 12mila fedeli. Il programma messo a punto dalla Curia aretina è stato concordato con la Conferenza episcopale toscana e segue un cliché comune alle altre diocesi. L’arrivo a Roma è previsto alle 9 del mattino quando comincerà anche l’ingresso dei partecipanti in piazza San Pietro. Poi si terrà l’incontro con il Papa. Al termine dell’udienza è in programma la celebrazione eucaristica nella basilica di San Pietro insieme a tutti i pellegrini delle altre diocesi della Toscana. Il pranzo sarà al sacco ed è fissato per le 13. Nel pomeriggio i fedeli della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro saranno nel santuario della Madonna del Divino Amore per un incontro di preghiera con il Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. Il santuario che si trova alla periferia della capitale, lungo la via Ardeatina, è stato definito da Giovanni Paolo II il «nuovo santuario di Roma» dopo la costruzione della chiesa «celeste». Luogo fra i più cari ai romani, il Divino Amore è entrato nel cuore dei fedeli per i segni straordinari a cui il suo nome è legato, dal primo miracolo avvenuto nel 1740 che salvò la vita a un pellegrino. La sua storia inizia in coincidenza con il Giubileo del 1750, quando venne aperto al culto inaugurando una lunga serie di manifestazioni di fede e di pietà. In occasione del Grande Giubileo del 2000 il santuario ha raggiunto un traguardo storico: sono stati, infatti, ultimati i lavori della nuova chiesa e della casa per anziani. Così è stato adempiuto il voto fatto dai romani nel 1944 alla Vergine per ottenere la salvezza della città dalle distruzioni della guerra. Molto famosa è la sala degli ex voto che ne contiene migliaia.