Domenica 13 maggio il cittadino di Arezzo sarà l’inedito scenario di una rievocazione storica dell’insorgenza del «Viva Maria» che proprio lì ebbe il suo fulcro nel maggio del 1799. E’ questa la prima iniziativa pubblica del comitato «Viva Maria» – da poco costituito – che ha come scopo la valorizzazione, lo studio e l’approfondimento di quella grande insorgenza popolare passata alla storia come il «Via Maria» aretino. Duecento anni fa Arezzo fu l’epicentro di una rivolta antigiacobina (le truppe francesi aveva occupato da poco la città come del resto tutto il Granducato di Toscana) che portò un’armata trasversale formata da contadini, cittadini, nobili a cacciare i transalpini da quasi tutto il centro-Italia, arrivando a liberare Firenze e Perugia e giungendo fino alla costa toscana e alle propaggini della Romagna. Le motivazioni degli insorgenti furono le più diverse, ma sicuramente l’aspetto religioso fu fondamentale (i francesi si mostrarono subito ostili alla religione, saccheggiarono gli arredi sacri di molte chiese, dileggiarono i sacerdoti e progettarono anche la requisizione della sacra immagine della Madonna del Conforto, già allora molto venerata dopo il miracolo del 1796).Non fu pertanto un caso se il movimento ebbe nel suo nome e nelle sue bandiere un chiaro richiamo alla Vergine, invocata perché aiutasse gli aretini a liberarsi da quella che era intesa come una nuova «pestilenza»: l’invasione armata e il tentativo di imporre con la forza i nuovi ideali giacobini. Ed è proprio a questa tradizione popolare che gli organizzatori della rievocazione (che, oltre al comitato del Viva Maria, annovera anche l’associazione culturale «Testa e Croce») si richiamano, anche attraverso il coinvolgimento di gruppi folcloristici locali che animeranno una sfilata nei costumi di fine ‘700. Il programma dell’iniziativa prevede il ritrovo dei figuranti e dei partecipanti in piazza Sant’Agostino alle 16.30. Poi la sfilata risalirà Corso Italia e proseguirà in via di Seteria, piazza Grande, via dei Pillati per concludersi nella piazzetta denominata «Viva Maria» prima del recente cambio di targa. Nell’occasione sarà anche organizzata una mostra di stampe d’epoca.Durante il tragitto, che sarà accompagnato dalla musica della filarmonica «Guido Monaco», attori in costume rappresenteranno alcune figure tipiche della società aretina di fine 700′, ricostruiranno alcune scene dell’epoca e cercheranno di ricreare il clima – sociale e culturale – nel quale si generò l’insorgenza, rappresentando le ragioni degli uni e degli altri. Gli organizzatori dell’iniziativa invitano pertanto tutti i cittadini di Arezzo a partecipare alla rievocazione ed a esporre, perlomeno domenica 13 maggio, nelle loro abitazioni le bandiere e i drappi con l’immagine della Madonna del Conforto che da diverse settimane sono in distribuzione in occasione del tradizionale mercato del sabato in piazza Giotto.Fabio Giannini