Nell’abbazia di Badia a Ruoti in Valdambra, sabato 12 e domenica 13 maggio, ritorna la festa «Karibu» con il patrocinio del comune di Bucine, le associazioni «Sichem» e «Carib». Saranno due giornate ricche di musiche e danze tessute intorno ad alcune realtà africane amate dai gruppi di volontariato che vi operano, organizzate in collaborazione alle associazioni Bakonghe e Malinké. Una cena multietnica aprirà la serata di sabato, allietata dai gruppi musicali «Mons musica Country e Fratelli Dembelé» dal Burkina Faso. Le note coinvolgeranno anche i ragazzi del «progetto cerAmici» dell’oratorio «La Pace – San Filippo» di Ambra che metteranno in mostra i loro lavori. Lo scopo è quello di far conoscere realtà del continente africano che già hanno coinvolto nostre personalità e volontari e di raccogliere aiuti che verranno destinati alle missioni in Tanzania e al «progetto cerAmici». Le mostre offrono argomenti scottanti o di cruda realtà come «I frutti dell’ipocrisia» con le testimonianze dei Medici senza frontiere che affonda il dito nella piaga dello sfruttamento degli immigrati in Italia e «Prigionieri del deserto» dedicata al perseguitato popolo del Saharawi. Particolarmente interessante è la presentazione del progetto di recupero dell’abbazia. Domenica pomeriggio sono previsti giochi no-stop, mentre alle 19 è in programma il «merendone» accompagnato dalla musica dei «Tribe Revolution» insieme al centro missionario Bakonghe.Gaby Oppi Ferretti