Domenica prossima, giorno della solennità dell’Ascensione al cielo di Gesù Cristo, sarà festa grande nel santuario della Madonna del Carmine ad Anghiari. Come ogni anno, è alto il numero dei fedeli che sono previsti nell’intera giornata al Santuario, sicuramente alcune migliaia, provenienti non solo da Anghiari e dalla Valtiberina ma anche dalle zone circostanti di Arezzo e dell’Umbria. È in quello stesso luogo che l’11 luglio del 1536 la Vergine Maria apparve ad una pastorella della zona e da sempre il santuario vive due feste all’anno: quella dell’anniversario dell’apparizione (l’11 luglio) e il giorno dell’Ascensione.Il programma che è stato messo a punto per domenica 20 maggio è intendo. Il santuario aprirà le porte nel primo mattino, già dalle 6, per cominciare ad accogliere i fedeli. Dalle 7 si alterneranno le Sante Messe ad ogni ora, fino alle 10. E come ogni anno decine e decine di fedeli coglieranno l’occasione della visita al santuario e riscoprire il sacramento della Riconciliazione. Saranno, infatti, a disposizione religiosi e sacerdoti della zona, che si sostituiranno di ora in ora per celebrare il sacramento della Confessione. Alle ore 11.15 è in programma il primo momento solenne della giornata: sarà la volta della S.Messa solenne che quest’anno sarà presieduta da monsignor Giovacchino Dallara, Vicario Generale della diocesi. Nell’occasione presterà servizio la Schola Cantorum «don Vittorio Bartolomei» di Anghiari. Dopo le Sante Messe del mattino sono previste ulteriori celebrazioni anche nel pomeriggio e in particolare alle 16 con la S.Messa celebrata da don Danilo Costantino, sacerdote novello, per la presentazione dei bambini alla Madonna e la loro benedizione. Infine alle ore 18 è prevista l’ultima S.Messa, quella attesa da tutti poiché sarà proprio il rettore del santuario, don Marco Salvi, a celebrarla e nell’occasione presterà servizio il coro «i cantori del Borgo» di Sansepolcro. La sera precedente sarà acceso nel piazzale di fronte al santuario un fuoco, come già si faceva negli anni scorsi alle vigilie delle feste più importanti per l’anno liturgico. E proprio davanti al fuoco inizieranno i primi Vespri solenni, gesto d’apertura della grande festa. Il canto solenne di salmi e degli inni introdurrà in maniera suggestiva la solennità dell’Ascensione, tanto cara e sentita dalla gente di Anghiari, della Valtiberina e anche oltre.Non da meno è l’accoglienza festosa che è preparata dai «festarini» nel chiostro del Santuario. Fin dal mattino e poi per tutta la giornata, numerosi collaboratori allestiscono il «ristoro del pellegrino», insieme a giochi per adulti e ragazzi come ad esempio la tombola destinata ai più piccoli.Testimonianza della grande affluenza dei fedeli è annualmente annotata nel registro in cui viene riportato nome e provenienza di chi arriva al santuario. All’ingresso della chiesa i volontari si alterneranno per questo compito, lasciando alla storia un indelebile documento di fede e devozione. E nel registro si leggono fedeli provenienti da Sansepolcro, Città di Castello, Umbertine, Perugia e Terni, mentre nel versante toscano i fedeli arrivano solitamente da Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, il Casentino e anche il Valdarno. Alcuni fedeli, lo scorso anno, provenivano addirittura da Firenze a da Siena, partiti apposta per raggiungere il santuario della Madonna del Carmine, al Combarbio (così si chiamava il luogo dell’apparizione) di Anghiari. Davvero un momento di grande spiritualità per una cittadina ricca di fede.Il programmaSabato 19 maggioore 21.00: Primi vespri solenni, con inizio nel piazzale del santuario per l’accensione del fuocoDomenica 20 maggioore 6.00: apertura del santuariodalle 7 alle 10: S.Messa ad ogni oraore 11:15: Solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario Generale, monsignor Giovacchino Dallara, con la partecipazione della Schola Cantorum «don Vittorio Bartolomei»ore 16.00: S.Messa presieduta da don Danilo Costantino, Sacerdote novello, e benedizione dei bambiniore 18.00: Solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal Rettore del Santuario, don Marco Salvi, per i benefattori defunti. I «festarini» invitano tutti i fedeli a fermarsi nel chiostro dove è allestito il «ristoro del pellegrino», grazie alle offerte raccolte nelle famiglie. Nel pomeriggio giochi per i ragazzi.di Alessandro Bivignani