Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I popoli in festa: domenica a Sant’Agostino l’incontro fra le nazionalità

Quattro figure stilizzate si muovono all’unisono. Come a dire che le differenze sono una realtà, ma possono convivere senza difficoltà. E’ ormai consolidato il simbolo della «Festa dei popoli», il tradizionale incontro che punta ad avvicinare le «genti» che hanno origini etniche diverse ma vivono fianco a fianco nella stessa città. Una scommessa che ad Arezzo si ripete ormai da qualche anno e che viene rilanciata ogni maggio con la kermesse destinata a far conoscere nazionalità e costumi troppo spesso osservati con occhio critico.E’ la sfida della «Festa dei popoli» che torna in piazza Sant’Agostino domenica 20 maggio. Ad organizzare l’iniziativa la diocesi di Arezzo-Cortona-Sanansepolcro, la Fondazione Migrantes diretta da don Angelo Chiasserini e dalla Caritas diocesana guidata da suor Rosalba Sacchi. Al loro fianco ci saranno il Comune di Arezzo e la Provincia insieme alle numerose comunità di immigrati che sono presenti ad Arezzo. E proprio chi arriva da lontano sarà il protagonista del pomeriggio di confronto e divertimento che si terrà a due passi dalla via del passeggio, Corso Italia.La festa comincerà alle 15 con l’apertura degli stand che sono stati preparati dalle varie comunità etniche e che faranno da sfondo ai prodotti dell’artigianato e alle creazioni arrivate dai quattro angoli del mondo. Alle 16.30 è in programma lo spettacolo multietnico. Uno show durante il quale i vari «popoli» si presenteranno sul palcoscenico allestito a due passi dalla chiesa. Alle 19 sono previsti i saluti finali. Ma a partire dalle 16 entrerà in funzione anche lo stand dell’autofinanziamento: è quello della «cucina multietnica» da cui usciranno i piatti tipici delle nazioni che scenderanno in piazza.L’impostazione della festa sarà semplice: anche quest’anno sarà privilegiata l’autonomia espressiva delle comunità di immigrati che avranno la possibilità di spiegare le usanze dei Paesi d’origine e di mostrare il proprio volto alla città. Accanto alle comunità etniche ci saranno le associazioni e i gruppi che hanno relazione con gli immigrati.Alla manifestazione hanno aderito numerose sigle: Acli, Arci, Arcobaleno, Centro delle culture, Centro di documentazione «Città di Arezzo, Cgil, Cisl, Uil, Comitato di solidarietà, Donne insieme, Forum del terzo settore, Mcl, «La Casa», Pronto donna, Rondine – Cittadella per la pace, Sichem, Ucodep.