Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Cortona sveglia fino all’alba per la notte della musica sacra

La suggestione del canto gregoriano torna a sorprenderci nella «Notte Sacra» del festival cortonese nell’avvolgente silenzio della chiesa di San Francesco, sotto le volte del monastero delle Clarisse o nella magica penombra del santuario delle Celle. Tredici secoli di storia ci separano dall’età aurea del canto della Chiesa latina, ma quelle melodie non sentono il peso degli anni e conservano intatta la loro vitalità. Messo in disparte, forse troppo frettolosamente, dalla riforma liturgica del Concilio Vaticano II a favore di canti più orecchiabili, a volte di scarso valore musicale e con testi privi di contenuto, il canto gregoriano riecheggia di nuovo nelle navate delle nostre chiese e ci incanta con le sue melodie sacre, con il suo andamento agile e nel contempo solenne, che nell’immaginario collettivo spalanca portali di abbazie medievali e investe con luci filtrate da gotiche vetrate. E’ la musica vocale che accompagna e interpreta i testi della liturgia latina nei riti sacri della Chiesa; è il canto che trae le proprie origini da elementi ebraici e dall’arte greco-romana. Organizzato e definito nei secoli IV e V, alla fine del VI viene riformato e disciplinato da Papa Gregorio Magno, da cui prende il nome. Il canto gregoriano può essere eseguito sia da un solista sia da un coro; ha una grande libertà ritmica che offre la possibilità di creare innumerevoli schemi metrici. La struttura delle sue melodie è strettamente legata al testo, che è per lo più tratto dalla Bibbia, prevalentemente dai Salmi, dall’Ufficio delle Ore e dalla S:Messa. Nella tradizione della Chiesa il canto manifesta la gioia di stare insieme per celebrare i misteri di Cristo e della Chiesa. Il canto non è dunque solo abbellimento esteriore del rito, ma preghiera, lode a Dio, espressione di una vita riconoscente, secondo il detto di Sant’Agostino: «Cantare è proprio di chi ama». La «Notte sacra», nella cornice del Festival, fa dono di un evento dedicato non solo agli intenditori, ma anche ad un pubblico più vasto che ha il piacere di riscoprire una forma espressiva apparentemente legata al passato, ma di cui si riscopre con stupore l’attualità. Tra i meriti del quarto Festival di Musica Sacra di Cortona è, quindi, da segnalare anche questo: all’origine della cultura musicale d’Italia e d’Europa c’è proprio il canto religioso, il canto gregoriano. Riteniamo di fondamentale importanza conservare gelosamente questo significativo elemento della nostra identità culturale. Al di là di ogni nostalgica infatuazione.Benito Chiarabolli 7 LUGLIOore 18 – chiesa di S. FrancescoVespri solenni in gregorianoEsposizione della reliquia della Santa CroceAnima la Cappella della Basilica di San Giovanni in LateranoPresiede mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ore 21.30 – chiesa di S. DomenicoCompietaOratorio di San Pio da Pietrelcina «Charitatis Hostia»Oratorio di San Francesco «Il Tesoro e la Sposa»Coro e orchestra della diocesi di Roma diretti da mons. Marco Frisina ore 24 – piazza della Repubblica«Madre del Pane»Rappresentazione sacra di Stefania Fuss, con la Compagnia Danza Teatro di Verona ore 1.30 – monastero delle ClarisseUfficio delle Lettureanima la comunità delle Monache Clarisse di Cortona ore 2.30 – cortile di Palazzo CasaliConcerto Gospel«Glory to the Lord» dei Lumsa Gospel Singers di Roma dalle ore 4 in poi – Eremo delle CelleLodi mattutine «Dio maternamente»voce recitante Pamela Villoresi; musiche composte e dirette da Luciano Vavolo 8 LUGLIOore 11.30 – cattedrale di CortonaMessa conclusivapresiede mons. Gualtiero Bassettianima il coro della diocesi di Roma, dirige Gianni Proietti