Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La diocesi in cammino

La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro si rimette in cammino. Dopo la pausa estiva, riprendono le attività e le iniziative che stanno già segnando l’anno pastorale appena cominciato. Un anno che è stato aperto, secondo una tradizione ormai consolidata, con il convegno diocesano ospitato nel santuario francescano de La Verna. Più di centotrenta persone, fra sacerdoti, laici e consacrati, si sono alternate ogni giorno nelle sale della foresteria. Tema che ha fatto da filo conduttore all’incontro e che viene riproposto per il secondo anno consecutivo in diocesi è il battesimo. L’ultima giornata è stata dedicata alle comunicazioni. Hanno preso la parola il vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, il vicario generale, monsignor Giovacchino Dallara, e i responsabili o i componenti di alcuni uffici pastorali. Sono molti i progetti e gli eventi in cantiere che Toscana Oggi presenta in sintesi.

Torna la visita pastorale

Dopo un anno di sosta riprende la visita pastorale che il vescovo sta compiendo in diocesi. Lo ha reso noto monsignor Gualtiero Bassetti precisando che nei prossimi mesi si muoverà fra le parrocchie della Valdichiana (vicariato di Foiano-Lucignano, vicariato di Rigutino e vicariato di Monte San Savino).

La teologia fra i banchi

Da un anno Arezzo ospita l’istituto superiore di scienze religiose «Gregorio X» che «si impegna per la formazione teologia degli operatori pastorali, degli insegnanti di religione e anche dei diaconi», ha spiegato il direttore don Adriano Moro. Frequentando i corsi che sono equiparati alle università europee e seguono gli indirizzi Cei, è possibile conseguire una laurea breve. «La sfida di oggi è quella educativa – ha affermato don Moro – ed è necessario offrire itinerari che siano attenti ai tempi». Il «Gregorio X» propone un piano di studi personalizzato che ha tre colonne portanti: la conoscenza biblica, quella teologica e quella pastorale. Accanto ai corsi accademici, l’istituto lancerà un master in dottrina sociale, uno in pastorale familiare (per sostenere la coppia), tre incontri sul dialogo interreligioso e cinque tavole rotonde sui libri dedicati alla figura Cristo. Don Moro ha invitato i sacerdoti a «inserire nei progetti parrocchiali la formazione degli operatori pastorali».

In dialogo con le fedi

«L’ecumenismo è diventata ormai un’esigenza pastorale quotidiana». Con queste parole Luigi Spallacci, responsabile dell’ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha rilanciato il cammino di dialogo e confronto fra le fedi in diocesi. Come affrontare il delicato tema? Spallacci ha dato alcune indicazioni: trattare la questione nelle omelie domenicali; impiegare la catechesi battesimale per ricordare che anche ortodossi e riformati sono battezzati; sensibilizzare i ragazzi della Cresima che già incontrano a scuola compagni di classe di altre religioni; mettere in luce la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Intanto ad Arezzo verrà valorizzata la preghiera sullo stile di Taizé che quest’anno sarà in chiave ecumenica: l’obiettivo è di coinvolgere anche protestanti e ortodossi.

Le novità sul seminario

Tre nuovi seminaristi in arrivo ad Arezzo. Lo ha annunciato il rettore del seminario vescovile, don Zeno Bellamoli, alla Verna. Dopo le ordinazioni sacerdotali di don Danilo Costantino e di don Gianluca Pellini avvenute in questo anno, la comunità del seminario potrà contare su tre ingressi. «Due dei giovani sono della diocesi: uno viene da Moncioni, l’altro dalla parrocchia di San Giuseppe a Sansepolcro – ha spiegato il rettore – Il terzo giungerà da fuori diocesi». I futuri seminaristi hanno oltre 30 anni e hanno vissuto esperienze significative nelle parrocchie. In tutto i seminaristi saranno sette. «E’ importante – ha sottolineato don Bellamoli – che nelle parrocchie si diano notizie sul seminario e sulla possibilità che esso offre per il cammino di discernimento».

La pastorale delle vocazioni

E’ stato affidato al rettore del seminario il Centro vocazionale diocesano. «Il centro – ha affermato don Zeno Bellamoli – ha come obiettivo quello di tenere desta l’attenzione sul tema vocazionale». Poi ha aggiunto: «Occorre ripensare gli incontri vocazionali che sono un’occasione di fare chiarezza per i giovani nella loro vita». Momento centrale sarà la Giornata mondiale delle vocazioni che in diocesi sarà celebrata il 3 maggio e che sarà vissuta insieme a giovani, sacerdoti, religiosi e religiose.

Con i preti giovani

Tornano gli incontri mensili per i sacerdoti giovani. Lo ha annunciato don Stanislaw Woltanski spiegando che i primi due appuntamenti si svolgeranno a Pomaio l’8 ottobre e il 5 novembre.

I giovani verso la Gmg

Il 2008 sarà l’anno della Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney, in Australia. E l’intera programmazione del Centro di pastorale giovanile ruoterà intorno al grande evento della prossima estate. Il cammino verso la Gmg sarà illuminato da una lampada che passerà di parrocchia in parrocchia. Lo ha spiegato don Danilo Costantino annunciando che l’inizio delle attività è previsto per domenica 7 ottobre, alle 20.30, quando il Vescovo consegnerà ai giovani la lampada fra la Badia e la Cattedrale. La luce toccherà la Valtiberina ad ottobre, la Valdichiana a novembre, il Valdarno e il Senese fra dicembre e gennaio, il Cortonese a febbraio, il Casentino a marzo e Arezzo ad aprile. La conclusione è prevista il 3 maggio per la notte di preghiera delle vocazioni. Inoltre vengono riproposti i ritiri di preparazione al Natale e alla Pasqua alla Verna e a Sant’Egidio di Cortona, il trekking spirituale, il pellegrinaggio alla Madonna del Conforto (sabato 9 febbraio), e il cammino a piedi Homo Viator che dall’1 al 7 agosto toccherà la Valtiberina. Il periodo della Gmg sarà dall’8 al 28 luglio.

La sfida della catechesi

Sarà un anno di intenso lavoro per l’ufficio catechistico diocesano diretto da don Francesco Sensini. Dopo il mandato ai catechisti da parte del Vescovo, l’attenzione torna a concentrarsi sui catechisti del battesimo e sugli accompagnatori per catecumeni che saranno protagonisti di un corso a novembre. Fra settembre e ottobre viene riproposto un ciclo di formazione di base per i catechisti all’esordio. Invece, nei venerdì di ottobre, l’oratorio di San Leo ospiterà gli incontri per gli animatori dei centri di ascolto. Sempre a ottobre, il 13 e il 14, si tiene a Cortona il primo incontro residenziale per «recuperare il battesimo come sacramento dell’iniziazione», ha detto don Sensini. Relatori saranno padre Rinaldo Paganelli e suor Giancarla Barbon. In Avvento è atteso ad Arezzo monsignor Gianfranco Ravasi per una tavola rotonda ispirata alla Madonna del Parto di Piero della Francesca. Nelle zone pastorali vengono offerti corsi sul tema Il catechista incontra la Parola e sarà diffuso un sussidio per la catechesi post-battesimale in quattro tappe.

Fra i cantori e i ministranti

Battisteri, canto, lettori e ministranti. Sono gli ambiti su cui scommettere l’ufficio liturgico diretto da don Antonio Corno. «Va rivalutato il battesimo nel suo significato liturgico – ha spiegato suor Anna Rita Spaccini – Per questo l’ufficio collaborerà con le parrocchie che hanno necessità di un fonte battesimale e stamperà una pubblicazione sui più interessanti battisteri diocesani». L’ufficio proporrà anche un corso per animatori musicali e cantori e continuerà a seguire i lettori e i ministranti.

Le missioni aperte a tutti

«Far entrare nelle attività quotidiane la dimensione missionaria». E’ la sfida che lancia il Centro missionario diocesano guidato da Giovanni Nocentini. Il 21 ottobre viene celebrata la Giornata missionaria con alcune testimonianze, la S.Messa e una serata di intrattenimento nella parrocchia di Pescaiola ad Arezzo. Un fenomeno rilevante in diocesi è quello dei giovani che chiedono di passare le vacanze in missione. «Occorre investire su questa iniziativa – ha detto Nocentini – C’è l’intenzione di organizzare un corso di formazione e la parrocchia della Ginestra si è resa disponibile».

La famiglia e il «dono nuziale»

Un percorso formativo incentrato sul battesimo che ha come spunto l’espressione del prefazio del battesimo che parla del sacramento come «dono nuziale». E’ ciò che propone l’ufficio diocesano per la pastorale familiare. «Gli incontri si svolgeranno fra San Leo e Cenina, da ottobre ad aprile – ha precisato don Enrico Gilardoni – E in ogni appuntamento è prevista una seconda parte dedicata alla conoscenza delle varie esperienze dei gruppi famiglia. Sarà senz’altro uno stimolo per le parrocchie che vogliono iniziare questo percorso e un aiuto per quelle che hanno già una realtà in corso».

L’Ac e le generazioni

Dai bambini agli anziani. L’Azione cattolica guarda alle generazioni e si prepara a festeggiare i 140 anni dalla fondazione. «I laici vanno responsabilizzati», ha sottolineato la presidente Maria Meucci. L’apertura dell’anno avverrà il 21 ottobre a Firenze con la «festa del Ciao» in chiave ecumenica. L’Acr resta un terreno privilegiato d’azione e gli animatori Acr si stanno imponendo sulla ribalta per le loro capacità. Il gruppo studenti è in fieri, mentre gli adulti vengono coinvolti attraverso incontri periodici. Infine gli anziani che possono contare su incontri mensili e vacanze ad hoc. «Spesso soffrono la solitudine – ha detto Maria Meucci – E la Chiesa ha un debito di gratitudine verso di loro».

Gli occhi attenti della Caritas

Da una parte, la formazione; dall’altra, la pedagogia dei fatti. Sono i due filoni intorno a cui è costruito il percorso della Caritas diocesana per i prossimi mesi. Sul versante formativo parte il corso per operatori pastorali che durerà tre anni e che punta ad «animare la carità in diocesi», ha spiegato la direttrice suor Rosalba Sacchi. Per gli animatori delle Caritas parrocchiani vengono valorizzati i tempi dell’Avvento e della Quaresima per riscoprire l’identità battesimale, mentre sta per cominciare il corso di formazione per i nuovi 18 giovani del servizio civile che da ottobre dedicheranno un anno della loro vita agli altri. Sul fronte dell’azione suor Rosalba Sacchi ha fatto sapere che saranno potenziati i centri di ascolti, verranno studiate le povertà nella zona socio-sanitaria aretina, sarà favorito il reinserimento lavorativo dei più disagiati e verranno promossi progetti di attenzione alla mondialità.

I media diocesani crescono

L’ufficio delle comunicazioni sociali, diretto da Massimo Rossi, proseguirà nel cammino di formazione e accompagnamento degli animatori della comunicazione e della cultura. Il programma di quest’anno si concentrerà su una serie di incontri che cominceranno a gennaio con la festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, e si concluderanno a maggio con la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. «L’obiettivo è di prendere confidenza con i mass-media», ha detto Massimo Rossi. Saranno valorizzati anche i mezzi di comunicazione diocesani che costituiscono un «patrimonio unico nel panorama regionale»: dal settimanale Toscana Oggi a Telesandomenico, da RadioIncontri ai siti Internet. Per quanto riguarda Toscana Oggi ci sarà la possibilità di attivare abbonamenti promozionali con i fondi messi a disposizione dalla cooperativa di Firenze. Sul fronte Telesandomenico, Massimo Rossi ha annunciato che si sta attraversando una «fase di sviluppo», che si sta estendendo il bacino di utenza e che la tv copre già il territorio di cinque diocesi. Anche RadioIncontri è in evoluzione come dimostra il gruppo di 15 giovani che stanno curando le trasmissioni da Arezzo. L’ufficio stampa diocesano è ormai un punto di riferimento per i media locali e nazionali e serve a «far conoscere all’esterno il cammino, le iniziative e gli eventi diocesani», ha spiegato Rossi. Infine, il sito della diocesi (www.diocesi.arezzo.it) è stato rinnovato e reso più funzionale. «E’ diventato uno strumento di comunicazione e formazione», ha sottolineato Umberto Valiani. Inoltre, la diocesi offre alle parrocchie la possibilità di attivare una casella di posta elettronica.

Occhi puntati sul bene comune

Sarà ampio lo spettro d’azione dell’ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da padre Antonio Airò. «Terminerà quest’anno – ha spiegato padre Airò al convegno pastorale della Verna – il master sulla dottrina sociale che ha coinvolto 15 giovani per 80 ore di lezione». Per due anni si sono tenuti incontri sul compendio della dottrina sociale – l’ultimo con padre Bartolomeo Sorge, gesuita e direttore della rivista Aggiornamenti Sociali (nella foto) – che hanno fatto breccia in diocesi. Adesso l’ultima fase che aprirà le porte al master promosso insieme all’Istituto superiore di scienze religiose di Arezzo. Da gennaio, invece, partirà un corso sempre sulla dottrina sociale che sarà aperto a parrocchie e associazioni. «La nostra sfida è quella della formazione», ha chiarito il direttore. Intanto continua l’attività dell’associazione «Da cristiani in politica» che, ha sottolineato padre Airò, «è un supporto formativo per coloro che sono impegnati nelle istituzioni e nei partiti». Inoltre saranno estese nelle zone pastorali le iniziative dell’ufficio che in estate ha incontrato i vertici di Confindustria di Arezzo da cui è arrivata la richiesta di inserire la dottrina sociale della Chiesa nel programma di formazione dell’associazione. A ottobre si terrà la Settimana sociale fra Pisa e Pistoia e l’ufficio porterà in diocesi quanto emergerà. E, intanto, a livello regionale sta per essere firmato un «patto» con le principali associazioni per promuovere corsi di formazione di base. Di recente l’ufficio si è immerso anche in un altro ambito: quello della salvaguardia del creato. Nell’aretino si è costituita un’associazione laicale chiamata «Mondo migliore» che ha al centro del suo agire proprio le questioni legate all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.di Giacomo Gambassi