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Il Papa nomina un cardinale aretino: Il frate minore francescano Umberto Betti
Padre Betti è nato a Pieve Santo Stefano (AR) il 7 marzo 1922; ha emesso la professione perpetua nell’Ordine dei Frati Minori il 31 dicembre 1943, è stato ordinato sacerdote il 6 aprile 1946. Conseguito il Dottorato in Teologia presso il Pontificio Ateneo Antoniano, è stato Professore di Teologia Dommatica ed Educatore nei Studi teologici di Siena e Fiesole dell’Ordine. Compiuto un anno di specializzazione nell’Università Cattolica di Lovanio, nel luglio del 1964 è stato nominato dal Ministro Generale dell’Ordine Professore nel Pontificio Ateneo Antoniano. Da quella data ha fatto parte della Fraternità del Collegio Internazionale S. Antonio, fino al 27 settembre 1995, quando, con l’obbedienza del Ministro Generale, è rientrato in Provincia, sotto l’obbedienza del Ministro Provinciale, che lo ha assegnato alla Fraternità della Verna.
Ha partecipato al Concilio Vaticano II sia come Consultore della Commissione teologica preparatoria ed in seguito come Perito del Concilio e teologo dell’Arcivescovo di Firenze, Monsignore Ermenegildo Florit. Dal 1964 è Qualificatore della Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio ed in seguito Consultore della Congregazione per la dottrina della Fede. È stato Consultore di Stato e dal 1991 al 1995 Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Teologica Romana, Membro della Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio Mondiale delle Chiese. Nel 1995 il Papa Giovanni Paolo II gli ha conferito la Croce «Pro Ecclesia et Pontefice». Ha anche collaborato all’elaborazione delle due Costituzioni dogmatiche Lumen gentium e Dei verbum. Numerosi i libri da lui scritti: ricordiamo “Summa de sacramentis Totus homo” (1955), “La Costituzione dommatica Pastor aeternus” del Concilcio Vaticano II (1961), “La dottrina sull’Episcopato del Concilio Vaticano II” (1984) e “La dottrina del Concilio Vaticano II sulla trasmissione della Rivelazione”.