Scuole più sicure, un nuovo asilo nido e le «divise» per gli alunni delle scuole della città. Sono le proposte che arrivando dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Sansepolcro, Luisanna Alvisi, che ToscanaOggi ha incontrato.Assessore, se dovesse tirare un bilancio su questo anno di lavoro, che cosa direbbe?«E’ un bilancio personale molto positivo, in quanto l’ho vissuto con tanta passione e vi ho dedicato tanto tempo. Ho sentito la responsabilità di questo compito e dal punto di vista operativo ho dovuto superare una fase di ambientamento che è durata diversi mesi. Prima di fare è stato necessario capire, vedere, conoscere situazioni che per me erano del tutto nuove. Si pensa che l’assessorato all’istruzione riguardi solo la vita scolastica; invece comprende tanti altri settori come le mense, i trasporti o edifici scolastici. Sono dovuta entrare in questi problemi e devo ammettere che è stato impegnativo conoscere questa realtà».Quali urgenze deve affrontare?«Attualmente abbiamo affrontato la questione del trasferimento di due scuole per poter garantire un impianto di sicurezza sismica alle vecchie sedi di Santa Chiara e della scuola media statale “Luca Pacioli”. Queste sono state le emergenze più gravi. Ci stiamo impegnando per la costruzione di un nuovo asilo nido per il quale abbiamo vinto un bando europeo che ci ha permesso di ottenere un finanziamento di 600mila euro a fondo perduto, circa l’80% della spesa finale. La costruzione avrà inizio al più presto, quando ci verrà consegnato il finanziamento. Tuttavia l’urgenza più grave resta quella educativa. La scuola, come sappiamo, sta vivendo una situazione di degrado: atti di bullismo e violenza imperversano continuamente. Quindi il nostro obbiettivo è principalmente quello di restituire dignità alla scuola. Proprio per questo motivo, col sindaco abbiamo deciso di riproporre, ad esempio, l’uso della divisa nelle scuole elementari, oggi molto tralasciato come simbolo di serietà, di identità e di appartenenza alla scuola, mentre secondo noi resta un elemento altamente educativo».Un suo giudizio sulla riforma del ministro Fioroni.«Ritengo che ogni volta che cambia il ministro della pubblica istruzione, rimuovere, alterare tutto quello che era stato messo a punto dal precedente governo non sia un comportamento corretto, perché è stressante per gli operatori della scuola e per gli alunni. Il ministro Fioroni ha detto che avrebbe compiuto delle riforme in modo graduale, tuttavia ha iniziato a incidere in modo abbastanza pesante: come il progetto di voler mettere una quarta materia nell’esame scritto di terza media, il reinserimento della commissione esterna per l’esame di Stato, gli esami di riparazione a settembre. Mi è piaciuto, invece, il fatto d’avere focalizzato l’attenzione su quelle che sono le materie base, come l’italiano e la matematica».Qual è la cosa che le piace più fare in qualità di assessore?«Quello che a me piace di più del mio impegno di assessore sta nella possibilità che mi è data di inventare, di creare soluzioni che aiutino soprattutto i ragazzi sul fronte educativo. Più che entrare nel merito di questioni prettamente burocratiche, mi interessa dare vita a proposte culturali che arrivino al cuore dei ragazzi, focalizzando l’attenzione delle scuole sull’elemento qualitativo e sul gusto di fare e di andare a scuola. Volevo concludere col dire che anche se Sansepolcro è comune di 16.000 abitanti e le risorse economiche sono sempre più limitata, vogliamo offrire ai nostri cittadini una scuola che per qualità e vivacità sia degna della nostra grande tradizione culturale, biturgense e italiana». di Samuele Foni