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Badia a Ruoti e l’asilo «S.Agnese Segni»

Badia a Ruoti torna spesso alla ribalta della nostra cronaca e quest’anno la tradizionale festa della Madonna del Rosario ha voluto aggiungere anche la festosa celebrazione della fondazione avvenuta 50 anni orsono, dall’asilo infantile «Santa Agnese Segni». Nel fascicolo preparato per l’occasione, è lo stesso parroco don Piero Luigi Cetoloni a ricordare che si sono volute riportare le notizie relative alla storia dell’asilo, come già presentate per il quarantesimo anniversario. «La memoria di quanto voluto per il servizio alla comunità e alle frazioni dell’alta Valdambra con il coinvolgimento di famiglie, insegnanti, cuoche, amministratori, muratori, progettisti, la curia poliziana con il Vescovo, i parroci, i politici e i tanti che hanno partecipato alla realizzazione di questa struttura». Sono documenti di archivio che meglio delle parole ne narrano la storia, comprese gli elenchi delle iscrizioni dei bimbi che sino all’anno scolastico ’82-’83 hanno frequentato l’asilo.Chi era Santa Agnese Segni alla quale è stata intestata l’opera? Era nata nel 1268 a Gracciano, presso Montepulciano e a soli nove anni aveva già manifestata la sua vocazione entrando tra le «Suore del Sacco» e a 15 anni era abbadessa al neofondato monastero di Proceno, dove restò per 22 anni. Nella sua biografia si legge che fu la Vergine Maria a richiamarla a Montepulciano nel 1306 per fondare un monastero domenicano. Prodigi, soluzioni di controversie tra potenti hanno accompagnato la sua vita che si chiuse nel 1307 e come testimonia il beato Raimondo da Capua, dopo 50 anni il suo corpo era ancora intatto. Fu eletta patrona della sua città e la Toscana l’ha subito venerata beneficando delle sue mediazioni. Venne canonizzata da Benedetto XIII nel 1726.A Badia a Roti si è tenuto il triduo dedicato alla Madonna del Rosario che si è concluso con la S.Messa solenne presieduta dal Vescovo di Montepulciano, monsignor Rodolfo Cetoloni, e concelebrata da monsignor Vincenzo Casagni, parroco alla fondazione dell’asilo e sempre legato ai suoi ex parrocchiani. I ricordi si sono congiunti all’emozione di ritrovarsi e una pergamena ricordo è stata consegnata agli ex alunni e alle insegnanti. Come in tutte le feste, il «pranzo paesano» ha riunito tutti in allegria, «con la gradita partecipazione delle cuoche dell’asilo, compreso la veterana donna Assunta Roncucci», come citato nel programma.Gaby Oppi Ferretti