Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo fa tappa a Foiano «Amate la vostra parrocchia»

Il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sceglie la sosta a Foiano della Chiana per parlare della centralità della comunità parrocchiale. Lo fa durante la S.Messa della domenica mattina nella chiesa dei Santi Martino e Michele Arcangelo, in occasione della celebrazione per la festa del patrono, San Martino di Tours. «Amate sempre le vostre parrocchie – dice monsignor Gualtiero Bassetti nel corso dell’omelia – Essa è il punto di riferimento in un territorio per vivere appieno la dimensione ecclesiale attraverso l’ascolto della Parola e la celebrazione dei sacramenti». Poi la sottolineatura: «C’è bisogno di passare da parrocchie in cui soltanto alcuni sono protagonisti a parrocchie dove tutti i battezzati vengano coinvolti».A fare da spunto alla riflessione l’attaccamento che il Vescovo ha notato a Foiano nei confronti della parrocchia. «Ho visto una grande affezione. La comunità parrocchiale è il primo luogo di evangelizzazione, educa alla fede viva e permette di incontrare Cristo». Lo aveva ripetuto anche il giorno precedente nell’incontro con i genitori dei ragazzi del catechismo. Uno dei molti incontri che scandiscono la visita pastorale nella parrocchia guidata da don Luigi Menci. Ad aprire la tappa a Foiano l’ingresso del Vescovo in alcuni luoghi di lavoro: in particolare le visite nelle aziende di meccanica, agricoltura e oro. Poi l’abbraccio con i malati dell’ospedale di comunità e gli anziani della Casa famiglia comunale. Quindi l’incontro con il volontariato e il faccia a faccia con il consiglio comunale, le istituzioni e le associazioni civili. «E’ una comunità ampia e attiva», confida monsignor Bassetti al termine della visita.La giornata del sabato è soprattutto all’insegna dei giovani. Prima con i bambini del catechismo; poi con le giovani famiglie; a cena insieme ai ragazzi. «Ogni sforzo va fatto – afferma il Vescovo – perché i giovani siano aiutati a crescere con principi sani e ad avere una coscienza critica. Non si può essere prigionieri delle mode. E’ necessario usare la luce dell’intelligenza e della ragione». Nel dopocena l’assemblea con i vari volti della comunità parrocchiale e del paese. «Sono tornato a casa tardi ogni sera – spiega il Vescovo – ma sono entrato in contatto con realtà davvero interessanti».La domenica comincia nella chiesa di Renzino a cui segue la S.Messa dedicata al patrono. Durante l’omelia monsignor Bassetti tocca anche il tema della festa. «La domenica è il giorno del Signore e dell’uomo. E’ il giorno in cui ritrovare se stessi, riflettere e incontrare gli altri. Non si può fare a meno del riposo». Dopo il pranzo con la popolazione nei locali parrocchiali, monsignor Bassetti varca la soglia del cimitero. Ultimo appuntamento: la Cresima. Che il Vescovo conferisce a ventidue ragazzi. Una celebrazione segnata anche dal dolore per la morte del tifoso della Lazio nell’area di sosta di Badia al Pino e dalle violenze che la tragedia scatena dentro e fuori gli stadi italiani. di Giacomo Gambassi